Escl. Grasso: «Palermo, gioie e dolori. In caso di promozione rinuncio…»

«Seguo sempre il Palermo, recandomi anche allo stadio nelle volte nelle quali riesco a essere in città. Il rendimento della squadra quest’anno è stato altalenante, ma resto fiducioso in tema promozione. In caso di play-off infatti possiamo dire la nostra se facciamo valere la cifra tecnica e agonistica di questo gruppo». A dirlo ai microfoni di ilovepalermocalcio.com è Pietro Grasso ex Presidente del Senato e attuale Presidente della Fondazione “Scintille di Futuro”, da sempre legato da una forte passione ai colori rosanero.

Corini l’ha fatta sognare da calciatore. La sta facendo pensare adesso da allenatore?

«Considero l’allenatore una parte del tutto. Non sono mai stato d’accordo nell’attribuire interamente a una figura le colpe di un momento negativo della squadra. Resta impresso nel mio cuore lo schema assist di Corini per gol di Toni, da allenatore adesso, il nostro ex capitano, cerca di fare del suo meglio. Piuttosto a farmi arrabbiare è l’intera squadra quando perde delle occasioni importanti, come avvenuto nell’ultimo periodo».

C’è un giocatore che le piace più di altri?

«Devo fare il nome di Ranocchia. Il suo acquisto ha innalzato il livello qualitativo del centrocampo. Devo però dire che la cosa molto bella di questa squadra è la capacità di andare a segno con tanti giocatori, anche di reparti diversi. Con questo Palermo mi diverto e soffro, ma l’aspetto del masochismo è intrinseco alla natura del tifoso».

Le piace la nuova gestione City Group?

«È un modo diverso di affrontare il calcio. C’è molta più organizzazione e struttura. Noi tifosi dal City Group ci aspettiamo che ci riporti nella massima serie, dandoci poi la possibilità di sostenere campionati dignitosi».

Le manca Maurizio Zamparini?

«Sono stato vicino a lui nel bene e nel male e devo dire che mi manca tanto. È stata una persona che ha messo tanta passione e quindi inevitabilmente restano i rimpianti. Ci ha fatto conoscere giocatori di grande livello e alcuni li ha scoperti direttamente lui. Purtroppo quando si vince si sale sul carro, mentre nei momenti di difficoltà la natura umana tende ad abbandonare le persone».

Cosa farebbe per rivedere il Palermo in Serie A?

«Per rivedere il Palermo in Serie A sarei pronto a rinunciare per un anno a mangiare cannoli e cassate».