Escl. Galeoto: «Mirri merita il Palermo, sono a disposizione»

Francesco Galeoto, ex calciatore del Palermo, ha commentato a 360 gradi le vicende che hanno riguardato il club rosanero con il fallimento e la conseguente ripartenza dalla serie D. Contattato in esclusiva dai microfoni di Ilovepalermocalcio, l’ex rosanero ha risposto volentieri alle diverse domande che riguardavano appunto la squadra del capoluogo siciliano. Di seguito, dunque, l’intervista integrale all’ex esterno del Palermo Francesco Galeoto.

Francesco, come commenti le ultime vicende che hanno riguardato il Palermo Calcio?

«Dispiace soprattutto alla gente di Palermo, perché non se lo merita. Io ho sempre detto che ne paga la gente di Palermo, perché il Palermo è dei palermitani. Loro vanno via e ci lasciano nei guai, penso che i tifosi non meritano tutto questo. Chi è arrivato qui, da Zamparini fino ai Tuttolomondo, i palermitani non se lo meritavano. Ho sempre detto che quando andavo via in altre squadre la mia città rimaneva Palermo, la maglia rosanero è la più importante per i palermitani, non ci sono Milan, Inter o altre squadre. Quello che hanno fatto non è giusto, hanno preso in giro la gente di Palermo».

Il Sindaco ha pubblicato il bando per l’acquisizione della nuova società che scadrà il 23 luglio. Sono tanti i nomi che circolano per il Palermo del futuro: Mirri, Di Piazza, prima c’era anche Ferrero…

«Mirri è palermitano e si merita il Palermo, ci ha messo la faccia. Spero per lui che tutto vada a buon fine, Palermo deve essere dei palermitani, ce lo meritiamo. Dopo le sofferenze degli ultimi anni, speriamo che Mirri o chi verrà ci metta la faccia per fare un Palermo forte».

Se dovesse arrivare la chiamata dei rosanero, cosa risponderesti? 

«In primis ci metto la faccia io, se un giorno il presidente che sarà mi chiamerà, mi metto a disposizione al 100%. Voglio riportare il Palermo ai palermitani. Se mi dovessero chiamare dal Palermo direi immediatamente di sì, pure domani! So che il bando scade il 23 quindi c’è tempo».

Che differenze ci sono oggi tra serie D, serie C e serie B?

«C’è molta differenza oggi tra la C e la B. Serve più cattiveria e più grinta, meno tecnica e sopra ogni cosa serve umiltà. Come nella serie C vale anche nella serie D. Serve giocare a calcio e non sarà facile, non si vedranno i grandi campioni di serie A che ti fanno vincere il campionato. Servirà tanta fame e tanta umiltà in D e in C. Per questo dico che serve gente che ha voglia e fame e a Palermo c’è tanta gente con queste caratteristiche, anche tra i ragazzi».

In serie D, secondo te, potrà riempirsi ancora il “Renzo Barbera”? 

«Penso che con la serie D il Barbera si riempirà ancora. Se sei tifoso del Palermo, o in D o in A io vado allo stadio. A maggior ragione se poi c’è un progetto propositivo. Il Palermo è solo uno, la maglia è solo una e si deve ritornare allo stadio. E’ giusto ricominciare, ma bisogna farlo con fame e umiltà».

In chiusura, hai un messaggio da lasciare per i tifosi del Palermo?

«Ai tifosi del Palermo chiederei scusa per tutto quello che è successo fino ad ora. Chiederei anche a loro di ripartire dalla serie D e andare ogni domenica allo stadio, chiunque prenda il Palermo, è la maglia che conta. Dobbiamo fare capire quanto siamo legati a questa squadra, come ha fatto il Bari. A noi non interessa la categoria, la maglia del Palermo è solo una: o serie D o serie A per noi va bene, Palermo resta Palermo e nessuno ce lo deve togliere».