Escl. Ferri: «Vi racconto la stagione della storica promozione, non pensavo che con Zamparini si arrivasse a questo. Tifosi, i colori restano»

È stato un giocatore del Palermo dal 2003 al 2006, cinquantuno presenze condite da tre reti durante il suo trascorso in rosanero, stiamo parlando di Michele Ferri, uno degli artefici della storica promozione in serie B del Palermo nella stagione 03/04. La nostra redazione ha ascoltato in esclusiva l’ex difensore per parlare di diversi temi. Ecco l’intervista completa dove Ferri racconta i suoi ricordi con il club rosanero ed esprime anche la sua opinione rispetto alle vicissitudini recenti della società.

Sei stato uno degli artefici della storica promozione in serie A del Palermo nella stagione 2003/04. Che ricordi hai?

«Quella stagione penso sia stata un’annata incredibile da tutti i punti di vista. C’era una città in fermento, il presidente Zamparini aveva messo su una squadra di alto valore ed ha fatto sì che si potesse raggiungere quell’obiettivo che ci eravamo prefissati, ovvero la serie A. È stata un’annata impressionante poiché abbiamo vissuto la città in pieno a 360 gradi, si poteva notare dappertutto una città che sognava e viveva per il Palermo calcio. Una di quelle annate difficili da vedere in giro. Il momento che porto più a cuore di quella annata è senza dubbio il giorno della promozione, che il destino ha voluto capitasse proprio il giorno del mio compleanno: il 29 maggio contro la Triestina, all’epoca mia ex squadra dell’anno prima. Il destino ha voluto regalarmi un giorno particolare dove alla fine abbiamo festeggiato tutti insieme».

Sei rimasto legato a qualche tuo ex compagno del Palermo di quell’anno?

«Il compagno con cui ho legato di più è stato senza dubbio Christian Terlizzi con cui ad oggi ho ancora un ottimo rapporto. Posso affermare che quell’anno mi ha regalato anche questa forte amicizia».

Hai disputato 51 gare con la maglia rosanero, qual è stata la più emozionante?

«In quelle 51 partite senza dubbio porto a cuore quella accennata prima (Palermo- Triestina), ma anche l’anno successivo, sempre nel giorno del mio compleanno, il 29 maggio il destino mi ha regalato un altro giorno importante: l’ingresso in Coppa Uefa del Palermo».

In questo momento a Palermo si vive una situazione abbastanza singolare. Dal passaggio di proprietà alla retrocessione in serie C dei rosanero…

«Purtroppo è una situazione negativa, penso che non riguardi solo il Palermo bensì un po’ tutto il sistema calcio italiano. Penso che negli ultimi anni si sia andato un po’ perdendo il senso dei valori e della competenza. Noto che ci sono diversi dirigenti che magari sono bravi in alcune cose e meno in quelle calcistiche, poiché sono sempre dell’idea che per fare un certo tipo di lavoro serva competenza nel settore e questo negli ultimi anni sta venendo sempre meno. Dispiace perché una realtà importante come Palermo suona molto di più rispetto ad altre società che sono in difficoltà, ma comunque la speranza è quella che al più presto si trovi una soluzione per il Palermo calcio ma anche per le alte società in Italia che si trovano in difficoltà».

La retrocessione del Palermo in serie C potrebbe arrivare per illeciti amministrativi sotto la gestione di Maurizio Zamparini…

«Per quanto riguarda, con il presidente Zamparini non avrei mai pensato che sarebbe successo tutto questo, perché è un imprenditore molto forte e molto importante, ma soprattutto una persona seria. Però ci sono tante altre dinamiche a noi sconosciute partendo da quelle economici, che al giorno d’oggi per come va l’Italia intera non è una cosa semplice. Al di là di tutto non mi sento di condannare il presidente Zamparini, poiché in questi anni ha dato tanto al Palermo ed ha fatto vedere sempre un bel calcio. Ovvio che adesso ci sono delle difficoltà, ma spero si sistemi tutto per il meglio».

Che messaggio vuoi mandare ai tuoi ex tifosi?

«Quello di continuare a sperare poiché comunque sono convinto che il Palermo al di là di tutto rimane. I colori restano sempre e il loro amore non mancherà mai. Come si augurano tutti spero che il Palermo rimanga il più in alto possibile per far sì che la gente torni allo stadio come ha dimostrato in passato. Questa è la cosa più bella di sempre del Palermo calcio».