Escl. Delio Rossi (integrale): «Difficile che Zamparini possa uscire dal calcio. Serie B non ha regole, a Tedino consiglio…»

La redazione di Ilovepalermocalcio.com ha intervistato in eslcusiva Delio Rossi, L’ex allenatore del Palermo, che portò i rosanero in finale di Tim Cup, ha parlato delle ultime vicende della società siciliana, del prossimo campionato di serie B ma non solo. Queste le sue dichiarazioni:

Che idea si è fatto sul mancato passaggio di proprietà tra Zamparini e Baccaglini?

«Faccio fatica a dare un giudizio, non ho tutti gli estremi. Vivo a più di 1000 km di distanza e non ho nessuna idea sotto questo punto di vista. Per sapere le cose bisognerebbe vivere e io non vivendola non posso essermi fatto un’idea».

Secondo lei c’era la reale possibilità che Zamparini vendesse il club e avrebbe salutato il mondo del calcio?

«Per come l’ho conosciuto io è difficile pensare che lui sarebbe uscito completamente dal calcio. Diverse volte ha detto che avrebbe venduto il Palermo, ma poi ha sempre continuato. Quando penso al Palermo penso a Zamparini e viceversa. Anche se usciva dal club rosanero, penso che sarebbe rimasto nel mondo del calcio perché troppo innamorato».

Tedino e Lupo sono le persone giuste per poter riportare il Palermo in A?

«Non lo so, però se Zamparini li ha scelti significa che ha fiducia in loro e li ritiene all’altezza della situazione. Lo auguro al Palermo, anche perché l’ho conosciuto in tempi diversi, dove si lottava per qualcosa di diverso».

Lei ha avuto esperienza nel campionato di serie B. Che  consiglio vuole dare a Tedino che si affaccia per la prima volta in questo campionato?

«Io sono l’ultima persona che può dare consigli. Io li ricevo anche perché, in linea generale, penso che sia sbagliato dare consigli. L’unico consiglio che posso dargli è che se deve sbagliare, di farlo con la sua testa».

Che tipo di squadra costruirebbe per tentare subito la risalita?

«E’ una domanda difficile. Il Palermo lo scorso anno non è mai stato in campionato e quindi dipende dalle possibilità economiche, dalla possibilità di vendere giocatori. Però, sotto questo punto di vista, Zamparini altre volte è retrocesso e subito risalito, quindi penso che lui abbia il metro della situazione. Rispetto a quattro anni fa la squadra è differente, lì c’erano altri valori, questa mi sembra nettamente inferiore».

Guardando i nomi delle squadre che parteciperanno al prossimo campionato di serie B, si prospetta un campionato abbastanza difficile. Lei cosa si aspetta?

«Il campionato di serie B è un campionato che sfugge ad ogni regola. Basta guardare ultimamente che hanno fatto il doppio salto dalla C alla A squadre come Carpi, Frosinone, Spal e Benevento. Il campionato di B è difficile e molto lungo. Penso che avrà la meglio chi avrà l’ambiente più sereno e soprattutto continuità di risultati, però sfugge a tutte le regole e quindi non esiste una ricetta sola. Sicuramente la serie B non è la serie A e bisogna capirlo subito».

Quando la rivedremo al “Barbera” magari da tifoso?

«Onestamente non sono più rientrato in Sicilia, però mi farebbe piacere, perché so di aver lasciato un buon ricordo e lì ho anche degli amici. Magari un giorno capiterà».

Non ha ricevuto nessuna offerta per allenare?

«No, non è che non ho ricevuto nessuna chiamata, ma non ho ricevuto la chiamata che mi ha intrigato. Sono fermo un po’ per scelta, ma appena arriverà la chiamata giusta tornerò in pista».