Escl. Corigliano, parla De Sanzo: «I miei ragazzi al Barbera con entusiasmo. Se deve vincere il Palermo…»

Sarà il Corigliano il prossimo avversario del Palermo domenica pomeriggio allo stadio “Renzo Barbera”. Contro i calabresi, gli uomini di Pergolizzi avranno l’occasione di portare a 10 il numero di vittorie stagionali e di fronte avranno una squadra attualmente in autogestione in seguito alle dimissioni di tutti i componenti della società. Ma il tecnico del Corigliano, Fabio De Sanzo, pensa soltanto al campo e sta preparando al meglio la sfida che lo attende all’ex Favorita. Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, è stato proprio il mister De Sanzo a presentarci il match di domenica e non solo. Ecco le sue parole: «Il Corigliano è una squadra molto giovane, per i ridimensionamenti che ci sono stati durante questo mese. È una squadra sbarazzina, frizzante con qualche over di esperienza e 7-8 under, quindi molto giovane».

Corigliano reduce da un buon pareggio contro il Savoia. Come arrivate alla sfida di domenica?

«Siamo carichi, avendo una squadra giovane si gioca sull’entusiasmo e sulla voglia dei ragazzi di mettersi in mostra in un palcoscenico così importante. Io da giocatore ho avuto la fortuna di giocare allo stadio “Renzo Barbera” in C1 e per i miei ragazzi sarà una nuova esperienza perché tanti l’hanno visto solo in televisione».

Che ricordi ha delle sue partite al Renzo Barbera?

«Due ricordi sono buoni. Un’altra volta invece era il 23 dicembre del ’98 mi sono rotto una spalla quindi non è tanto bello il ricordo. Avevano una squadra forte, con il Giulianova battemmo il Palermo in casa da noi e andammo a fare i play off. Ma il Barbera è sempre un tempio del calcio e fa tristezza vederlo in serie D».

Ha seguito anche lei le vicende dei mesi precedenti alla rinascita del Palermo…

«Purtroppo ci sono state tante vicissitudini, tanti problemi. Ma sicuramente il Palermo risorgerà perché è una piazza che non merita questa categoria, merita palcoscenici anche europei. Si sono fatti un po’ di danni e ne hanno pagato le conseguenze la squadra e la città. Adesso gente come Castagnini e Sagramola saprà risollevare le sorti di questa gloriosa società».

Contro il Palermo tutti a disposizione?

«Quei pochi giocatori che ho sono tutti a disposizione. Verremo in Sicilia sperando che non succeda qualche altro guaio in questi giorni, di sicuro non verremo a fare la vittima sacrificale. Il Palermo deve temere la gioventù e la spensieratezza dei miei ragazzi, perché quando si gioca contro un avversario più forte sulla carta si dà sempre il massimo. Spero che i miei giocatori non abbiano paura di giocare in uno stadio pieno di gente e che si esaltino dando il meglio di sé».

Cosa o chi teme del Palermo?

«Conosco la squadra. Santana, Crivello, Felici, Mauri non hanno bisogno di presentazioni. È una squadra forte, il suo filotto di vittorie parla da solo. Noi dovremo essere aggressivi e non avere timore reverenziale. Poi spero che se il Palermo vincerà sarà per suoi meriti e non per demeriti nostri».

Alla guida dei rosanero c’è Rosario Pergolizzi…

«Non conosco personalmente Pergolizzi, lo seguo da quando allenava l’Ascoli e la Primavera del Palermo Campione d’Italia. Pensavo che esplodesse un po’ prima per le sue doti, perché in tanti mi parlano bene di lui e i risultati che sta facendo adesso il Palermo si vedono».

Secondo lei il Palermo è davvero candidato alla vittoria finale o è ancora presto per dirlo?

«Il nome la dice lunga, il Palermo è il Palermo. Delle prime in classifica mi manca da affrontare solo il Palermo, penso che sulla carta non abbia rivali ma questo campionato bisogna giocarselo. Si va a giocare in campi piccoli dove non è facile imporsi, ma di sicuro è la squadra più organizzata».