Escl. Bonazzoli: «Sampdoria in crisi ma favorita contro il Palermo. Gilardino? Altro che “bollito”…»

Domani pomeriggio alle ore 18 si chiude l’anno 2015 del Palermo con un’importante sfida tra la squadra rosanero e la Sampdoria, distanti in classifica soltanto un punto. I blucerchiati sono in crisi di risultati ma possono vantare il fatto di giocare davanti al pubblico del “Marassi”, la squadra di Ballardini di contro è reduce dalla vittoria contro il Frosinone e vuole proseguire il proprio momento positivo. Della gara ne abbiamo discusso con Emiliano Bonazzoli, attaccante oggi in forza alla Robur Siena e con un trascorso proprio a Genova, sponda doriana. Ecco le parole rilasciate dalla punta in esclusiva ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com.

La Sampdoria non riesce più a vincere, il Palermo è ritornato al successo. Che partita sarà quella di domenica tra le due squadre?

«Entrambe le squadre stanno vivendo un periodo particolarmente difficile. Soprattutto la Sampdoria, con il cambio di allenatore e l’arrivo di Montella, sperava di svoltare ma i blucerchiati devono ancora trovare la giusta serenità. Il Palermo potrebbe aver portato del morale. Giocando fuori casa i rosanero forse sono un attimo svantaggiati rispetto alla Sampdoria. Sarà una partita in cui avrà la meglio chi sbaglierà di meno».

A cosa è dovuto a tuo parere questo periodo difficile dei blucerchiati, vista la rosa che non rispecchia la classifica attuale?

«Non vivendo la situazione dall’interno non si possono valutare i problemi che ci sono. Con il cambio di allenatore si pensava un cambio di rotta. Montella penso abbia individuato i problemi che tutt’ora comunque continuano a persistere, penso ci vorrà tempo per risolverli. La rosa è competitiva, non rispecchia i risultati».

Ti aspettavi invece il cambio di allenatore nel Palermo, soprattutto dopo la vittoria contro il Chievo?

«Sinceramente no. Iachini all’inizio ha fatto fatica, poi quando ha vinto è stato esonerato. Un allenatore che vince e poi viene esonerato è un po’ strano».

Tra i rosanero c’è Alberto Gilardino, attaccante inizialmente criticato per la sua età ma già a segno cinque volte tra campionato e coppa. Come valuti la sua esperienza al Palermo fino ad ora?

«Alberto lo conosco da tantissimi anni avendoci giocato assieme a Verona, Parma e Firenze. Per me è un grande attaccante, oltretutto non è poi così “bollito” perché a 33 anni può dire ancora la sua. Lo sta dimostrando, non sarà magari il capocannoniere della serie A ma i suoi gol li sta facendo, anche pesanti. La sua presenza in attacco inoltre è molto importante, perché aiuta la squadra, la fa salire, conquista punizioni. E’ ancora un ottimo giocatore, con un bagaglio di esperienza importante».