Ecco Bortoluzzi: tutto ciò che c’è da sapere sul tecnico consigliato da Guidolin

E’ stato appena comunicato, attraverso una nota del presidente Paul Baccaglini apparsa sul sito ufficiale del Palermo, che il nuovo allenatore del club rosanero sarà Diego Bortoluzzi. Il tecnico veneto classe ’66 torna nel capoluogo siciliano per la terza volta, dopo esserci già passato in veste di vice-allenatore di Francesco Guidolin.

CARRIERA DA CALCIATORE: Diego Bortoluzzi cresce nelle giovanili dell’Atalanta, arrivando al suo esordio in serie A nel 1985 contro il Napoli, proprio con la maglia della Dea. Due anni dopo passa in prestito al Piacenza, in serie cadetta, giocando ben 27 partite. Dopo il suo ritorno a Bergamo la sua carriera si alterna tra squadre di serie B e serie C1, come Brescia, Avellino Venezia e Siena. Nel 2002, all’età di 36 anni, decide di ritirarsi dall’attività agonistica.

CARRIERA DA ALLENATORE: La sua carriera da tecnico inizia proprio a Palermo, quando nel 2004 inizia a guidare la compagine rosanero al fianco del primo allenatore Francesco Guidolin. Con lui ottiene una storica promozione in serie A. L’anno dopo allena la Primavera del Treviso, arrivando ad allenare la prima squadra in serie A dopo l’esonero dell’allenatore (Cavasin). Nelle stagioni 2006/07 e 2007/08 è ancora il vice-allenatore di Guidolin a Palermo, per poi spostarsi con lui prima a Parma (2008/10) e successivamente a Udine (2010/14). Alla fine del 2014 lascia il club friulano per diventare il secondo di Mandorlini all’Hellas Verona il 7 luglio 2015, ma per l’esonero di quest’ultimo, nel gennaio del 2016, raggiunge per l’ennesima volta Guidolin allo Swansea.

MODULO: Il nuovo tecnico rosanero sarà affiancato, nelle restanti giornate di serie A, dal settore giovanile dei siciliani. Con molta probabilità continuerà, seppur a suo modo, il lavoro portato fino a questo punto dal tecnico uscente Diego Lopez. Quasi sicuramente si continuerà con la difesa a 3, gli esterni saranno sulla linea di centrocampo così da forma una mediana di 5 giocatori e, infine, due attaccanti giocheranno uno accanto all’altro. Eventualmente, potrebbe anche scegliere di schierare un trequartista alle spalle della prima punta. In conclusione, si parlerà con molta probabilità di un 3-5-2 o di un 3-5-1-1.