Draghi contro i no vax: “Gran parte dei problemi dipendono da loro. Sulla scuola…”

Mario Draghi questa sera ha tenuto una conferenza stampa facendo il punto sulla Pandemia in Italia, toccando vari temi.

Ecco qualche estratto delle parole dichiarate dal Premier:

Il presidente del Consiglio illustra in conferenza stampa le misure contenute nell’ultimo decreto anti-Covid, che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50 e esteso gli ambiti in cui è necessario esibire Green Pass e Super Green Pass. Con lui il ministro della Salute Roberto Speranza, quello dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico Franco Locatelli.

“No vax? Gran parte dei problemi che abbiamo dipende da loro. Scuola? La scuola è fondamentale per la democrazia – rimarca il premier – va tutelata, protetta, non abbandonata. Il governo ha la priorità che la scuola stia aperta in presenza. Basta vedere gli effetti della diseguaglianza tra gli studenti causati dalla Dad per convincersi che questo sistema scolastico provoca delle diseguaglianze destinate a durare, che si riflettono su tutto il futuro della loro vita lavorativa, anche sul futuro lavorativo e salariale. Si chiede agli studenti di stare a casa e poi la sera vanno in pizzeria: non ha senso chiudere la scuola prima del resto, non ci sono motivi per farlo. Bisogna respingere un ricorso generalizzato alla Dad. I ragazzi nel pomeriggio fanno sport e vedono gli amici, quindi non ha senso chiudere le scuole”.

“Le terapie intensive sono occupate per 2/3 da non vaccinati e le ospedalizzazioni lo stesso”, dice ancora Draghi, a proposito della strategia vaccinale del governo. “Non dobbiamo mai perdere di vista una constatazione, ovvero che gran parte dei problemi di oggi dipendono dal fatto che ci sono persone non vaccinate”. Il dato viene ribadito anche dal ministro della Salute Roberto Speranza: “Con l’ultimo decreto c’è un passo avanti del nostro Paese: la ragione è anche che abbiamo raggiunto una percentuale assolutamente rilevante, alle 6 di questa mattina l’89,41% degli over 12 anni ha avuto la prima dose, restano non vaccinati poco più del 10% delle persone over 12. Queste occupano i due terzi delle terapie intensive e il 50% dei posti in area medica. L’obiettivo del governo è ridurre l’area dei non vaccinati per ridurre la pressione sugli ospedali. 2020? È vero, i decreti si sono succeduti con grande frequenza – riconosce il premier a proposito del proliferare dei provvedimenti dell’esecutivo -. In parte è la complessità della materia, in parte è perché il quadro che si sta costruendo è diverso rispetto a quello che c’era quando la pandemia era più grave. Bisogna colpire il virus, vaccinare e nello stesso tempo cercare di non fare come forse si era obbligati nell’anno precedenti tenendo chiuso tutto. Vogliamo l’Italia aperta”.

Nessuna parola in riferimenti agli stadi e alla questione legata al calcio.