Domani la prima sfida dei playoff in casa della Triestina. Palermo, Baldini si affida ai fedelissimi

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara di domani del Palermo contro la Triestina e sulle possibili scelte di Baldini.

Baldini punta sui «fedelissimi» per l’assalto alla B. Deve però valutare se portare con sé Valente a Trieste. Nulla di preoccupante, per l’esterno del Palermo: ieri ha saltato la seduta mattutina con i compagni a causa di una gastroenterite e in giornata si cercherà di recuperarlo. Un problema legato più alle tempistiche, che alle effettive condizioni del numero 30 rosanero. Dopo la seduta odierna si capirà se potrà partire o meno, ma è probabile che ce la faccia. Almeno per la partenza, poi per il campo si vedrà, perché l’unica difficoltà è legata proprio ai tempi strettissimi. Domani si gioca e oggi il tecnico spera di poter ritrovare Valente col gruppo, perché la scalata intende iniziarla con i suoi uomini di maggior fiducia.

Brunori, chiaramente, è il primo della lista, sebbene sia il terzo per minutaggio (1.354 minuti disputati nel 2022), ma con un rendimento senza pari in tutto il torneo. Baldini non può rinunciare a lui e al suo bottino di 25 reti. Poi c’è il capitano, De Rose, che di minuti ne ha giocati 1.383 ed è di poco avanti a Valente, che nei suoi 1.376 minuti può però vantare un posto da titolare in tutte le gare. Intoccabili, tutti e tre, salvo cause di forza maggiore. Si spera che i problemi di Valente non rientrino tra queste, ma lo staff medico sta cercando di recuperarlo in tempo per Trieste. Anche in altre occasioni (prima della trasferta di Francavilla) è accaduta la stessa cosa: in dubbio fino alla fine, in gruppo con la squadra alla partenza e poi, al fischio d’inizio, lì in campo con gli altri 10 compagni di squadra. Non è un caso, d’altronde, se Valente è un intoccabile per Baldini, nonché un suo «fedelissimo» già dai tempi di Carrara, dove lo ha allenato e dove hanno sfiorato insieme una storica promozione in Serie B, arrivando fino alle semifinali dei play-off. Farlo col Palermo sarebbe indubbiamente meno storico, ma non cambierebbe la sostanza: il jolly di fascia è un punto fermo nello scacchiere tattico rosanero.

L’assenza di Valente non macchia una settimana pressoché perfetta, dato che nell’organico sono tutti a totale disposizione e non si registrano infortuni ormai da tempo. Anzi: le defezioni delle scorse partite hanno riguardato solamente le squalifiche (come quelle dell’ultima giornata di Giron e Luperini, altro «fedelissimo» con 1.274 minuti giocati sotto Baldini) e prima della fine della regular season s’è rivisto pure Marong, fermo da inizio anno. Per condizioni di forma e recupero degli acciaccati, il Palermo si presenta a questi playoff nel migliore dei modi possibili. Se si riuscirà a far partire Valente nel giro di 24 ore, allora il tecnico si ritroverà sul campo del «Rocco» con l’imbarazzo della scelta per la formazione da schierare. In realtà, le idee di Baldini sono chiarissime, a prescindere da quanti uomini abbia a disposizione. Perché il treno per la B vuole agganciarlo affidandosi a chi gli ha dato maggiori garanzie dopo la sfuriata di Potenza: gente come Brunori, Valente, De Rose, Lancini, Marconi e Accardi, guarda caso sempre titolari nella striscia di quattro vittorie di fila. Ma anche Luperini, Giron, Floriano e Dall’Oglio, che se sono rimasti fuori nelle ultime partite non è stato per scelta tecnica. Col rientrante Pelagotti in porta, sono esattamente undici. Quelli a cui Baldini proverà ad affidarsi per sbancare subito Trieste.