Diego Costa: «Mi trattano come un criminale. Conte? Manca di personalità»

«Sto solo aspettando che il Chelsea mi liberi. Non volevo andarmene, ero felice lì. Ma quando l’allenatore non ti vuole, puoi solo andartene. Spero che il mio passaggio all’Atlético Madrid si risolva entro questo mese. La mia idea è chiara: andare a Madrid, allenarmi, rimettermi in forma e andare al Mondiale. Ma sono anche disposto a restare un anno fermo in Brasile, senza giocare, con il Chelsea che mi sanziona senza pagarmi lo stipendio. Vogliono che mi alleni con la squadra riserve, senza nemmeno poter entrare nello spogliatoio della prima squadra. Non vogliono che entri a contatto con i miei ex compagni di squadra. Non è giusto: non sono un criminale. Mi stanno multando ogni settimana, ma la verità è che a me non interessano i soldi. Mi volevano vendere in Cina oppure in altre squadre, ma io voglio andare solo all’Atlético Madrid e non dove mi pagano di più. Perché non mi lasciano andare se non mi vogliono? Per quanto riguarda Conte, bisogna saper dire le cose in faccia, non via sms. Ho ricevuto quel messaggio in ritiro con la Spagna, mi trovavo solo, chiuso in stanza. L’ho subito fatto leggere ai miei compagni e non riuscivano a crederci. Conte è un grande allenatore, non contesto il suo lavoro. Però non posso dire lo stesso del suo atteggiamento, di che persona è. Manca di personalità». Queste le parole rilasciate da Diego Costa, attaccante in uscita dal Chelsea, ai microfoni del “Daily Mail”.