Dalla storica promozione alla finale di Coppa Italia: quell’indimenticabile 29 maggio

Ci sono giorni che difficilmente si dimenticano. Giorni che dopo decenni restano indelebili, scolpiti nella mente. Ricordi indimenticabili, capaci di strappare un sorriso anche nei periodi più bui. Non importa cosa sia successo nel frattempo, se le cose siano cambiate in peggio: quel ricordo resta lì e niente e nessuno potrà oscurarlo. Per tutti i tifosi rosanero quel giorno è il 29 maggio 2004, la data storica per eccellenza. Data in cui il Palermo tornò in serie A dopo un’assenza durata 32 anni.

Una città vestita a festa, in attesa di celebrare quel momento tanto atteso e sognato. In ogni angolo era possibile scorgere bandiere rosanero. In ogni vicolo del centro troneggiavano delle “A” giganti. Tutto era pronto. Mancava solo il triplice fischio di Palermo-Triestina, poi via alla festa. Un “Renzo Barbera” da far venire i brividi accoglieva il Palermo di Guidolin. A mettere il sigillo sulla sfida ci pensarono la doppietta del bomber Luca Toni ed il gol di Emanuele Filippini. Finì 3-1. La festa iniziò allo stadio, con Zamparini e Foschi in campo a braccetto, Guidolin euforico e tutti i calciatori sotto la curva. Poi continuò in piazza e per le strade di Palermo.

Qualche anno dopo, quasi come un segno del destino, un altro 29 maggio bussò alle porte del cuore dei tifosi rosanero. Era il 2011 ed il Palermo di Delio Rossi disputava allo stadio “Olimpico” di Roma la finale di Coppa Italia contro l’Inter. Quella volta non è andata bene ed i rosanero uscirono sconfitti per 3-1, ma nessuno dimenticherà mai l’esodo dei “famosi” 40mila palermitani che invasero la Capitale, colorandola di rosa e nero.

Oggi, rispettivamente a distanza di 14 e 7 anni, il 29 maggio è impresso nei ricordi di tutti i tifosi di fede rosanero. Non importa se in data odierna il Palermo è ancora in piena lotta per salire in serie A. Il 29 sarà per sempre la data storica per eccellenza.