Dalla Spagna, “El Pais” celebra Zamparini: “Simbolo di una Italia politicamente fragile e volatile. Con lui gli allenatori duravano meno dei primi ministri italiani”

Persino spagna viene celebrato Maurizio Zamparini.

Sul quotidiano “El Pais” viene pubblicato un pezzo dedicato all’ex patron del Palermo scomparso lo scorso 1 febbraio.

Ecco quanto si legge:

“La volatilità politica in Italia è estremamente alta. Il Paese ha avuto 67 governi e 30 primi ministri dal 1945. L’aspettativa di vita di un amministratore delegato è di circa 14 mesi, un periodo in cui è quasi impossibile costruire qualcosa che non vacilli. Non c’è niente di paragonabile nel mondo occidentale a quella fragilità istituzionale. O quasi niente. Maurizio Zamparini, talento insolito, anche lui uomo un po’ antipatico e scontroso, è riuscito a nominare e licenziare 65 tecnici in 32 anni. Lo ha fatto da presidente del Palermo e del Venezia, in esplosioni di furia e una sorta di epifania di mercato – una religione in Italia solo per grandi devoti – che lo ha portato a scoprire giocatori come Dybala, Cavani, Ilicic, Belotti, Pastore, Luca Toni o el Mudo Vázquez mentre era presidente del Palermo. Zamparini era il tipico presidente degli anni Ottanta, forse l’ultimo dirigente di un club che non c’è più, costruito col conto in banca di visionari che inseguivano i sogni con la sciarpa al collo. Conosceva bene il gioco e aveva un ottimo fiuto per gli acquisti (ha ingaggiato Pastore dopo averlo visto controllare un pallone di tacco). Forse è per questo che con lui gli allenatori sono durati meno dei primi ministri italiani. Fiero, combattivo, viveva le partite con tale ansia che prima che finissero andava al parcheggio, accendeva la radio e girava per lo stadio in macchina per cercare di rilassarsi”.