Dal City al Psg: il calcio arabo ha già investito nel calcio oltre 6 miliardi

L’edizione odierna de “Il Sole 24 Ore” si sofferma sugli arabi e i loro investimenti nel calcio italiano, soffermandosi anche sul City Football Club, proprietà del Manchester City accostata anche al Palermo nei giorni scorsi.

Fino ad ora tra l’acquisto di club, sponsorizzazioni di “parti correlate”, aumenti di capitale e investimenti sugli impianti, l’ingresso nel calcio europeo è costato oltre 6 miliardi di euro.

La maggior parte dei soldi sono stati investiti per i club simbolo di questo processo: il Paris Saint-Germain (Qatar) e il Manchestyer City (Emirati Arabi) che hanno richiesto circa 2,5 miliardi a testa. Il prossimo potrebbe essere il Newcastle, rilevato da un consorzio guidato dal Public Investment Fund dell’Arabia Saudita e da non dimenticare il potenziale ingresso del fondo Investcorp nel Milan, con una trattativa portata avanti sulla base di una valutazione di 1,1 miliardi di euro.

La vera rivoluzione propiziata da questa operazione è stata la nascita del City Football Group, holding che ha raggiunto, dopo gli ingressi nella compagine azionaria con quote di minoranza dei cinesi di China Media Capital e Citic Capital e del fondo Usa Silver Lake, una valutazione di 5 miliardi di dollari. Il network raggruppa oggi una decina di club in tutto il mondo. Sulla scia di queste operazioni potrebbe inserirsi l’affare Milan–Investcorp, che potrebbe dar luogo a un intreccio azionario singolare tra i potentati del Golfo. Tra gli azionisti del fondo c’è infatti Mubadala, un fondo sovrano che fa capo all’emirato di Abu Dhabi. Il vice-presidente di quest’ ultimo è lo sceicco Mansour, mentre il ceo è Khaldoon Khalifa Al Mubarak, che contestualmente è presidente del Manchester City.

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