Dagli applausi ai fischi: così Conte ha rovinato la festa di Vazquez al “Barbera”…

Prima di Franco Vazquez l’ultimo calciatore del Palermo ad indossare la maglia della nazionale italiana era stato Federico Balzaretti, precisamente sotto la guida di Cesare Prandelli agli Europei del 2012. Poi quattro anni di “assenza”, fino al 31 marzo 2015 quando il “Mudo” faceva il suo ingresso in campo tra le fila dell’Italia subentrando all’italo-brasiliano Eder. Quella sera, nell’amichevole contro l’Inghilterra, Vazquez mescolava i colori rosa, nero ed azzurro, inorgogliendo non poco la piazza palermitana.

Una scelta “coraggiosa” quella del ct Antonio Conte che, consapevole delle critiche che di certo non si sarebbero risparmiate (ed infatti così è stato), ha deciso di dare spazio anche agli oriundi. Ma Franco Vazquez lo meritava davvero. Lo sapevano i tifosi, lo sapevano gli addetti ai lavori, lo sapeva soprattutto l’ex tecnico della Juventus che, forse per la prima volta, ha strappato consensi ed incontrato gli applausi virtuali di tutti i sostenitori rosanero. O almeno così è stato fino a ieri sera, ovvero quando in occasione di Italia-Bulgaria il commissario tecnico della Nazionale ha deciso che il “Mudo” non sarebbe stato del match.

Che non sarebbe partito titolare era cosa certa, d’altronde il “mago” rosanero non si è ancora calato al 100% nella nuova realtà che è la nazionale azzurra. Eppure chi avrebbe pensato che per lui non ci sarebbe stato spazio neanche per uno scampolo di partita? Probabilmente nessuno. Ed il perché è presto detto. La prima ragione è che Italia-Bulgaria era di scena proprio in quella che a settimane alterne è “la casa” dell’italo-argentino. La seconda è che la prestazione offerta ieri dagli azzurri è stata scialba e con pochi spunti brillanti. Spunti che dai piedi di uno come Vazquez arrivano sempre. Eccome. Lo abbiamo visto due stagioni fa, quella passata e nelle prime due uscite di questo campionato. Ma soprattutto la terza è che “chissà quando ricapiterà!”.

Ed allora perché Conte ha scelto di “rovinare la festa” del “Mudo” nel suo “Renzo Barbera”? Il pubblico lo aspettava. Ed è proprio per questo che, all’ultimo cambio effettuato, dagli spalti dell’impianto di viale del Fante gli applausi scroscianti hanno lasciato al posto a diversi fischi. Fischi non assordanti ma che comunque davano libero sfogo a rabbia e delusione. Fischi di chi sa che difficilmente ci sarà un’altra occasione di vedere Franco Vazquez calcare il terreno dell’ex Favorita con indosso la maglia azzurra da giocatore del Palermo