Da simbolo della promozione a eroe della salvezza: ciao “Mudo”!

Con la standing ovation di ieri sera, è terminata (quasi ufficialmente) l’avventura di Franco Vazquez con la maglia del Palermo. L’italo-argentino ieri sera ha salutato il proprio pubblico e lo ha fatto come meglio non ci si poteva augurare. Prestazione super e gol: che altro chiedere? Anche contro l’Hellas Verona il numero 20 è stato protagonista in positivo. Tra dribbling e giocate di alta scuola, il “Mudo” ha incantato per l’ultima volta in maglia rosanero il “Renzo Barbera”.

Tutto era cominciato quando Beppe Iachini lo ha riscoperto, lanciandolo alla guida dell’attacco del Palermo nella splendida cavalcata dalla serie B alla A (quattro gol quell’anno). Franco Vazquez è stato il simbolo della risalita dei siciliani nella massima serie. Suo, infatti, l’indimenticabile gol con la suola messo a segno a Novara. Una rete valsa i tre punti che hanno matematicamente decretato la promozione del Palermo con ben cinque giornate d’anticipo. Poi un’altra annata spettacolare in coppia con l’amico, prima che compagno di squadra, Paulo Dybala. Una stagione, quella passata, durante la quale il “Mudo” ha fatto vedere a tutta l’Italia di che pasta è fatto. Tradotto in numeri: 10 marcature e la maledizione dei pali.

Di lui si è accorto Antonio Conte che l’ha convocato in Nazionale. Di lui si sono accorti i più blasonati club, italiani e non, che la scorsa estate hanno bussato alla porta del club di viale del Fante. Diverse le offerte rifiutate dal patron Maurizio Zamparini, perché la missione di Franco Vazquez nel capoluogo siciliano non era ancora finita. Quest’anno il compito più difficile, salvare un Palermo mal costruito e che per quasi tutta la durata del campionato si è affidato alle sue magie. Ma trascinare da solo una squadra verso la salvezza è impossibile anche se sei il “Mudo”.

Il numero 20 ha provato a caricarsi sulle spalle il peso di un’intera compagine, non sempre però i suoi sforzi sono andati a buon fine. E quindi via con le critiche. “Ha già la testa altrove”, “E’ svogliato”, “Meglio lasciarlo in panchina” le più gettonate. È vero, Franco Vazquez era un predestinato. Tutti sapevano, sin dalla prima partita di campionato, che questa sarebbe stata la sua ultima stagione tra le fila del Palermo. Ma l’italo-argentino è anche un professionista ed ha zittito i più diffidenti con otto reti e innumerevoli assist per i compagni in 36 presenze stagionali. Solo fatti, zero parole. D’altronde, lui è il “Mudo”. Anzi una cosa l’aveva detta tre domeniche fa: «Voglio lasciare il Palermo in serie A». E così è stato: sua la rete che ieri sera ha aperto le danze del gol nella “partita della vita”.

Adesso via alle voci circa il suo futuro, che sia in Italia o all’estero. Al Palermo e a Palermo non resta che ringraziare e salutare uno degli eroi di questa salvezza: ciao Franco!