Da Nestorovski all’ennesima sconfitta: a Bologna zero sorprese. De Zerbi conoscerà il “vero” Zamparini?

Niente da fare. Neanche la sosta per le Nazionali ed il conseguente ritiro in quel di Coccaglio sono serviti al Palermo per invertire il più che preoccupante trend negativo. A Bologna, infatti, è arrivata la sesta sconfitta consecutiva dei rosanero, che con questo risultato hanno eguagliato il record negativo del lontanissimo 1957. Mai così male, quindi, il Palermo dell’era Zamparini, che anche questo pomeriggio ha dovuto cedere il passo all’avversario di turno.

A nulla è servito l’ennesimo gol stagionale di Ilija Nestorovski, arrivato dopo 9 minuti dal calcio d’inizio ma reso vano ancora una volta dall’insufficiente prestazione della compagine rosanero. Sul banco degli imputati l’intera squadra, ma soprattutto la difesa. In occasione del pareggio di Destro male Cionek, sul 3-1 di Viviani, direttamente da calcio piazzato, è stata invece fatale l’indecisione di Posavec.

Eppure nel primo tempo gli uomini di De Zerbi erano scesi in campo con il piglio giusto, offrendo una buona gara sotto diversi aspetti, tenendo in mano le redini del gioco e mettendo sotto pressione gli avversari. Poi è arrivata la rete dell’1-1 del rientrante di giornata, ovvero Mattia Destro, e da lì in poi la prestazione dei rosanero è stata un calando. Fino ad arrivare all’ennesimo disastro stagionale. Un ko che lascia il Palermo inesorabilmente penultimo, inchiodato a quota 6 punti dopo 13 giornate. E se è vero che il campionato è ancora lungo, è anche vero che ad oggi non si vede nessuna luce in fondo al tunnel.

Il Palermo è entrato in un vortice. Un vortice pericoloso, dal quale è davvero difficile provare a trovare una via d’uscita. Anche contro il Bologna, infatti, sono emersi i limiti di una squadra troppo giovane ed inesperta per la serie A. Una squadra che crea tanto, ma fa difficoltà ad andare in gol. Escluso Nestorovski, si intende. Impossibile al momento trovare il bandolo della matassa. Il sesto risultato negativo consecutivo non fa che alimentare le possibilità di assistere all’esonero di De Zerbi, ma la verità è che al momento qualsiasi allenatore farebbe fatica con questo organico a disposizione.

L’ultima parola spetta come sempre al numero uno del club di viale del Fante, che nelle ultime settimane ha sorpreso tutti confermando e riconfermato l’ex Foggia sulla panchina. È forse arrivato il momento di rivedere il “solito” Zamparini?