Da grande colpo a enigma: Saric deve riprendersi il Palermo

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Dario Saric diventato un vero e proprio enigma per il Palermo.

Tra i colpi del City Group nell’agosto 2022 era stato quello salutato con maggior entusiasmo dal popolo rosanero, perché arrivato dopo una trattativa estenuante e perché reduce da una stagione in cui si era guadagnato lo status di centrocampista tra i migliori della Serie B. A dieci mesi di distanza di quell’entusiasmo non c’è traccia. perché il Saric ammirato ad Ascoli e per cui in viale del Fante hanno sborsato 1,7 milioni di euro è un lontano parente di quello che ha da poco concluso la prima annata a Palermo.

Non è da escludere che possa essere l’ultima: nonostante il contratto quadriennale il Cfg sembra disposto non solo ad ascoltare offerte per lui, ma anche (ipotesi al momento difficile ma non impossibile) a valutarne l’inserimento come contropartita. Al momento l’unico centrocampista certo di restare in rosanero è Gomes, mentre per Stulac e Segre le possibilità di addio sembrano piuttosto remote; tutti gli altri, compreso Saric, possono essere sacrificati.

Il ritiro sarà fondamentale per testare il numero 28, dal momento che l’anno scorso la sua preparazione si era svolta con l’Ascoli e il Palermo lo aveva aggiunto alla rosa a due giorni dalla chiusura del calciomercato: da lì si sono alternati pochi alti e tanti bassi, con una forma trovata dopo diverse settimane a causa di un precedente infortunio e i continui spostamenti di Corini tra la mezzala destra e la sinistra. Le cose non sono migliorate con l’arrivo di un centrocampista d’esperienza come Verre: con lui in campo Saric è stato definitivamente dirottato a destra, tornando sul fronte opposto in assenza del numero 26, ma in nessuna delle due zone è riuscito a essere incisivo.