Criscitiello: “La B dovrebbe fermarsi e riniziare da capo. Ecco come”

Il noto giornalista, Michele Criscitiello, ha criticato pesantemente la situazione che sta attualmente vivendo il calcio italiano a causa del caos legato al nuovo format del campionato cadetto. Secondo Criscitiello l’unico modo per risolvere la situazione è quello di far ripartire da capo il campionato cadetto. Ecco un estratto del suo editoriale pubblicato su “TMW”:  “Di nuovo fermo il campionato di serie C per Catania, Ternana, Siena, Novara e Pro Vercelli mentre dell’Entella non si hanno più notizie. Qui siamo arrivati ad un punto di non ritorno e c’è ancora chi fa finta di nulla. Dopo il parere del Tar, Gravina deve intervenire duro. Ci sarebbe solo una soluzione: sanguinosa ma l’unica che possa mettere ordine. B a 22, Lega Pro come è senza le ripescate, campionato da far ripartire senza falsarlo alla prima di novembre e mercato aperto, solo quest’anno, a dicembre e gennaio. Ma come, è follia! No, è follia pensare di introdurre tre squadre alla decima giornata con 10 partite da disputare. Iniziamo il campionato a novembre, lo finiamo il 30 giugno tanto i calciatori sono tutelati dal contratto fino al 30 giugno. In estate non ci sarà il Mondiale e anche se finissimo dopo nessuno ci correrebbe dietro. Il prossimo anno inizieremmo a fine agosto. Dov’è il problema? Ma come il Pescara primo, i punti che hanno conquistato, sarebbe una beffa e bla bla bla… Avete ragione ma chi è causa del suo mal pianga se stesso. I 19 Presidenti hanno votato per una irregolarità, sono andati contro le norme e oggi pagano. Non possono 19 imprenditori prendere delle decisioni senza conoscere le conseguenze giudiziarie. I campionati di B e C vanno rifatti. Un altro calendario, altre date e si riparta in maniera seria. Ogni altra decisione sarà comunque inutile ai fini della regolarità dei campionati. Sarebbe una presa di forza, certo, come lo è stata questa estate. Il pasticcio è stato fatto, il buco c’è, ma mettere la toppa sbagliata finisce di rovinare ulteriormente l’abito. E’ la pagina più assurda del nostro calcio ma ormai siamo abituati a far passare tutto in cavalleria. Il Commissario ci ha salutati e speriamo di non vedere mai più commissari così nel nostro calcio. Oggi contiamo morti e feriti. Prima, almeno, ci fermavamo a malati gravi ma pur sempre coscienti. Gravina deve prendere subito le prime decisioni. Il mercato è una priorità. Senza dover aspettare l’estate dove la sessione estiva va riportata con chiusura al 31 agosto, deve pensare a gennaio. Due settimane di mercato non ha il minimo senso logico. A maggior ragione quest’anno dove molte squadre di serie B e serie C ancora non hanno iniziato a giocare. Più che ridurlo a due settimane, quest’anno andrebbe protratto fino al 15 febbraio”.