Corriere dello Sport: “Tra alti e bassi il Palermo continua a interrogarsi sul “rebus” Pelagotti”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su un rebus tra i pali del Palermo.

Alti e bassi. Graficamente è il “disegno” che rispecchia il rendimento di Alberto Pelagotti. Un portiere sotto certi aspetti ancora da inquadrare e che, continuando a zigzagare tra prestazioni positive e cose fatte meno bene, risulta di difficile collocazione nella scala dei valori riconducibile ai diversi profili che compongono l’organico rosanero.

Chi è veramente il 32enne estremo difensore toscano? Un portiere in grado di portare punti e fare la differenza o un elemento “normale” che pur rimanendo in linea di galleggiamento non ha i requisiti che servono per far compiere al gruppo il salto di qualità? Il paradosso è che è sia l’uno che l’altro. E basta osservare la trama del film “girato” in queste prime sette giornate di campionato per rendersi conto che il “manifesto” del suo operato è uno spartito in cui si alternano note più alte e più basse. L’ex portiere dell’Empoli, al terzo anno con la maglia rosanero e con un contratto in scadenza nel 2022, è quello che lunedì sera a Castellammare di Stabia ha lasciato il segno contribuendo con un intervento d’istinto su una conclusione di Stoppa a tempo scaduto a blindare il pari a reti bianche ed è anche quello che nella gara esterna con il Monterosi avrebbe potuto fare di più sulla conclusione da fuori area dell’esterno sinistro Cancellieri autore del definitivo 1-1.

Il trend è questo. Pelagotti salva il risultato, nel finale, a Vibo Valentia nel derby con il Messina ma non è esente da colpe sul diagonale di Rossetti che consente al Campobasso (poi sconfitto 3-1) di riaprire la gara al “Barbera”. Non è una papera come quella commessa nella scorsa stagione ad Avellino. Sono, però, episodi che alimentano dei dubbi sulla totale affidabilità di un portiere che, pur essendo reduce da un buon finale di stagione e molto bravo a fare gruppo grazie alla sua energia positiva, ancora non è riuscito in Sicilia a raccogliere consensi unanimi.