Corriere dello Sport: “Tocca ai figli del Palermo”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” analizza le possibili scelte di formazione di Bruno Tedino in vista del match di domani contro l’Avellino: “Il Palermo in emergenza chiede aiuto ai suoi “fi gli”: sabato con l’Avellino, in una partita in cui occorre necessariamente dare una risposta forte, potrebbero scendere in campo dall’inizio tre palermitani, tutti prodotti del vivaio. Andrea Accardi, classe ’95, in difesa, Luca Fiordilino (’96) in mezzo al campo, Nino La Gumina, anch’egli un ’96, come vice Nestorovski. Scelte obbligate da una squadra che arriva alla fase cruciale dimezzata dagli infortuni e in debito di ossigeno, ma che danno fi ducia a ragazzi che giocheranno col cuore in mano e che per tutta la stagione hanno svolto più che degnamente il loro compito in una rosa di titolari che li comprendeva per la prima volta.

ESPERIENZA E FRESCHEZZA. Non ci sono più troppi discorsi da fare, bisogna correre e tirar fuori gli attributi. Contro l’Avellino al Palermo mancheranno uomini di rango, quelli da cui passa quasi sempre lo sviluppo dell’azione. Lasciando perdere Nestorovski, che è un finalizzatore, parliamo di Jajalo, Gnahorè, dello stesso Dawidowicz, che sa impostare partendo da dietro e che spesso ha sostituito egregiamente Jajalo quando il bosniaco è mancato (a Bari). Tedino cerca nuove forze, giocatori che pur in una situazione difficile, si esprimano senza paura e con uno spirito da combattimento. Prima di scegliere farà anche stavolta la conta dei disponibili, cercando di capire chi può aff rontare lo scoglio di una partita dove la tensione giocherà un ruolo importante. Ieri intanto ha riaggregato al gruppo Rajkovic e Bellusci, che non sono ovviamente essere al top dopo gli infortuni subiti ma che in questo momento sono fondamentali soprattutto per l’apporto di esperienza che possono fornire. Entrambi hanno disputato la partitella affrontando scatti e contrasti. Il dubbio riguarda la loro tenuta e il pericolo di nuove ricadute, in un’annata maledetta sul piano dei guai fi sici. Non avendo entrambi i 90′ nelle gambe, è probabile che dall’inizio giochi solo uno dei due (più Rajkovic di Bellusci). Si va dunque un ritorno della difesa a 3 che sarebbe completata, oltre che da Struna, da Accardi. Che una gara da titolare in B non l’ha mai aff rontata (quest’anno 5 presenze da subentrato) ma che ha il “cuore” rosanero.

IL REGISTA. Luca Fiordilino invece un pizzico di spazio in più lo ha avuto e ne ha sempre fatto buon uso. E giocando in ruoli non suoi. Il ragazzo di Casteldaccia (9 gare, 3 dall’inizio) si è adattato ad agire da esterno dove i cambiamenti forzati sono stati tanti. Ma sul campo non ha mai fatto intravedere sgomento o timore reverenziale, svolgendo bene i compiti assegnatigli e mostrando una diligenza tattica naturale. A Novara, ultima presenza da titolare, fu uno dei migliori e fornì l’assist del pari di Rispoli. Ora gli toccherebbe un peso ben più gravoso: essere lui il faro di centrocampo e lo schermo davanti la difesa in una squadra che non avrà Jajalo. Ma è il tempo del coraggio e dell’appartenenza, doti di Luca e dell’amico La Gumina che, con Nestorovski out, diventa il riferimento offensivo di Tedino“.