Corriere dello Sport: “Superlega, diritto di esistere”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Superlega.
La partita Superlega, quella vera, si giocherà alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. La sfida tra il trio Real-Barcellona-Juventus (o per meglio dire tra Perez-Laporta-Agnelli) e la Uefa è in attesa di quel verdetto per capire chi potrà dire di avere vinto la propria battaglia. Intanto da Madrid arriva un bell’assist al team Superlega. Perché in estrema sintesi, i giudici del Tribunale Provinciale di Madrid, nell’accogliere il ricorso tornano sulla posizione di monopolio di Uefa e Fifa, sottolineando come le sanzioni inflitte o minacciate avessero «caratteristiche di un ingiustificabile abuso». Set alla superlega dunque, ma per la partita bisognerà aspettare la Corte Europea, il cui verdetto finale è atteso per marzo: e quella decisione non sarà appellabile. Così, mentre si inseguono le voci legate all’attesa della Uefa di un segnale distensivo da parte della nuova Juve, in Spagna ci sono Real Madrid e Barcellona a incassare le risposte sperate in attesa del verdetto decisivo.

 

IL TRIBUNALE DI MADRID . Intanto il Tribunale Provinciale di Madrid va a fondo della questione sulla libera concorrenza: «La Fifa e la Uefa (e le federazioni affiliate) non possono giustificare il loro comportamento anticoncorrenziale, come se fossero gli unici depositari di certi valori europei, soprattutto se questo deve servire da scusa per sostenere un monopolio dal quale poter escludere, o ostacolare, l’iniziativa di quella che aspira a essere la sua concorrente, la Superlega». Ribaltato quindi il giudizio del Tribunale Mercantile numero 17 di Madrid, con un dispositivo che prosegue con il pugno duro nei confronti di Uefa e Fifa: «Alla luce delle indicazioni che ci sono state messe a disposizione non sembra giustificabile il comportamento dei convenuti a tutela degli interessi generali del calcio europeo. Quella che avvertiamo è un’azione che ha tutte le caratteristiche di un ingiustificabile abuso da parte di chi detiene una posizione di dominio. Inoltre non possiamo presumere in questa procedura cautelare che il meccanismo di distribuzione degli utili utilizzato da Fifa e Uefa, che non è contrassegnato o controllato da un regolatore pubblico indipendente, costituisce necessariamente il meglio possibile per gli interessi generali dello sport». Quindi dal Tribunale di Madrid si passa anche a ordinare a Uefa e Fifa di «astenersi dall’adottare qualsiasi provvedimento o azione e dal rilasciare qualsiasi dichiarazione, nel corso del dibattimento del procedimento principale, che impedisca o ostacoli, direttamente o indirettamente, la preparazione o lo sviluppo della Superlega», vietando anche «di annunciare o minacciare qualsiasi misura disciplinare o sanzionatoria nei confronti dei club, dirigenti, persone dei club e/o giocatori che partecipano alla preparazione della Superlega».SORRISO REICHART . Non può che accogliere con soddisfazione questo verdetto anche Bernd Reichart a nome di tutta l’A22 Sports, la società promotrice della Superlega: «Accogliamo con favore il fatto che questa decisione del tribunale consenta ad A22 di continuare liberamente il progetto di creare una nuova ed entusiasmante competizione calcistica europea. Conferma che la posizione di monopolio della Uefa non può essere utilizzata per fare pressione o minacciare i club, giocatori o aziende desiderosi di innovare e rinvigorire la competizione nel calcio professionistico. Continueremo quindi il nostro dialogo con le parti interessate del calcio in un ambiente nuovo e più appropriato, libero da minacce e altri passi ostruzionistici intrapresi dalla Uefa e da altri organismi».