Corriere dello Sport: “Reggiana e Cesena ripartono dalla serie D. I dettagli”

“CESENA: A Cesena hanno deciso di passare al piano B. O forse sarebbe meglio dire al piano D, perché salvo clamorose sorprese sarà quella la categoria che tra un paio di mesi ospiterà il calcio nella città romagnola. Per quanto Giorgio Lugaresi abbia dimostrato tutta la tenacia possibile pur di salvare la categoria, al netto di difficoltà che ogni giorno si fanno più pressanti (qualsiasi decisione sul percorso da affrontare è rimandata a venerdì). Anche il Sindaco Paolo Lucchi ha rotto gli indugi, optando per una soluzione che possa andare oltre alla vicenda che interessa l’attuale dirigenza bianconera. Ieri sera in comune ha accolto una delegazione della Curva Mare aggiornando i presenti su quella che è la situazione allo stato delle cose, con la “manifestazione di pubblico interesse” destinata a raccogliere adesioni a stretto giro di posta da parte di soggetti interessati a far ripartire il calcio in città. Verrà creata anche una commissione per valutare le domande che arriveranno sui tavoli dell’amministrazione comunale, cui faranno parte esperti legali e di diritto societario, vita sportiva, dirigenti Figc e Coni e altre figure considerate autorevoli in materia. DOPPIO SFRATTO. Ieri intanto è arrivata anche la comunicazione dell’avviso di decadenza del contratto all’AC Cesena riguardo all’utilizzo del Manuzzi e del centro sportivo di Villa Silvia. Le inadempienze dell’attuale dirigenza sono piuttosto ingenti: oltre a non aver saldato due rate del mutuo con il Credito Sportivo per i lavori di adeguamento del 2010 (quelle del 31 luglio 2017 e del 31 gennaio 2018 per quasi 200mila euro) il Cesena non ha rinnovato la fidejussione a garanzia degli impegni (225mila euro) nei confronti del Comune, mancando di rinnovare anche le polizze assicurative scadute il 15 maggio scorso. C’è tempo un mese per rimettere la situazione a posto, altrimenti il Comune si farà carico della manutenzione degli impianti (circa 60mila euro per l’ultimo trimestre) anche in previsione dei lavori per Euro 2019, come l’AC avrebbe dovuto concorrere per il rifacimento del manto erboso (l’azienda chiamata a effettuare il lavoro ha interrotto la procedura in assenza delle adeguate coperture). STAFF ADDIO. Tra le altre news di giornata ce n’è una che riguarda lo staff tecnico: i rinnovi di Castori, del preparatore atletico Ragnacci e di quello dei portieri Antonioli, annunciati a fine maggio, non sarebbero mai stati depositati. Di fatto sarebbero tutti e tre liberi, con Ragnacci che ha già accettato l’offerta dell’Hellas Verona.

REGGIANA: Tira le fila il sindaco Luca Vecchi con tutta una serie di incontri per salvare la Reggiana nella stagione del centenario. Gli sforzi maggiori sono riversati sulla volontà di mantenere la Serie C, dopo l’iscrizione garantita dal presidente Mike Piazza ma senza aver prodotto la fideiussione per 350mila euro né aver pagato stipendi e contributi, ma si comincia a ragionare anche sull’alternativa di ripartire dalla Serie D con una società ripulita dai debiti. I tifosi non si rassegnano, mentre sui social viene dato libero sfogo all’ironia dopo l’annuncio della società che chiunque fosse interessato all’acquisizione del club deve telefonare in sede e in determinati orari con la garanzia della massima riservatezza. SUMMIT RISERVATI. Il Sindaco procede agli incontri personali nel suo ufficio in Comune per verificare le disponibilità e le potenzialità economiche che possono essere messe in campo per ripartire dal calcio professionistico. Si punta sulla possibilità di creare le condizioni affinché da qui al 12 luglio possa essere perfezionata l’iscrizione per poi avviare il subentro societario. I coniugi Mike e Alicia puntano a cedere tutto il pacchetto delle quote e comunque almeno l’80-90%. I soggetti usciti allo scoperto sono i 5 imprenditori reggiani coordinati dal commercialista Corrado Baldini, l’imprenditore ciociaro Marco Arturo Romano e una cordata del Triveneto tenuta al momento sotto riserbo. SOLDI CASH. Chi lavora al salvataggio della Reggiana ha quantificato in oltre un milione la cifra cash che serve per mettersi in regola, aggiungendo la fideiussione per 350mila euro. Piazza non vuole tirare fuori altri soldi, al di là dell’iscrizione presentata. Bisogna vedere se le pressioni di Piazza sono finalizzate a scuotere l’ambiente aspettandosi qualcosa di concreto in termini di aiuti, oppure se all’ultimo istante sarà lui stesso a perfezionare l’iscrizione per poi trovare le condizioni di un disimpegno graduale. Sotto contratto ci sono 12 giocatori, ma resta sospeso ogni discorso tecnico. Intanto, dopo Sergio Eberini si è sfogato anche Max La Rosa chiamato a sostituire, con Andrea Tedeschi, l’esonerato Leonardo Menichini. La Rosa deve incassare un paio di mensilità. «E’ stato un fulmine a ciel sereno, i Piazza con noi si sono sempre comportati bene. Paradossale fallire con questa situazione debitoria, rispetto a 13 anni fa. La Reggiana non merita di sparire nell’anno del centenario». PENALIZZAZIONE. In questa condizione, cioè con gli stipendi di maggio non pagati, i contributi del trimestre non versati e la fideiussione non allegata alla domanda d’iscrizione, si prospetta una partenza in campionato con 6 punti di penalizzazione, facendo un calcolo matematico legato alle inadempienze ed espresso in termini chiari anche a Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro. Questo viene considerato il guaio minore di fronte alla preoccupazione e ai timori sulle sorti del club”.

A riportare ciò è l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.