Corriere dello Sport: “Quaison in bilico tra addio e gol. I suoi colpi per aiutare il Palermo nello spareggio salvezza di Empoli. Ma il rinnovo non c’è”

Dopo tanta attesa, Robin Quaison è sbocciato proprio quando potrebbe lasciare il Palermo. Non per sfiducia tecnica, ma per meri motivi contrattuali. In questo momento lo svedese, reduce da due gol consecutivi a Genoa e Pescara (splendidi!), è uno dei giocatori cui Corini fa maggiormente affidamento per vivacizzare un attacco anemico come quello rosa; eppure non ci sarebbe da stupirsi se Robin partisse già entro la fine di gennaio. Conseguenze di una delle tante situazioni contrattuali mal gestite dal Palermo, che si trova adesso davanti un interrogativo di difficile soluzione: perdere subito un giocatore che, sia pure in extremis, ha dimostrato di avere del talento o rinunciare alle plusvalenze che potrebbe garantire, visto che rischia di svincolarsi a giugno?
Fra cessione e gol. Domani ad Empoli il Palermo gioca una partita che vale quasi quanto uno spareggio. Avrebbe bisogno di certezze ma il mercato di gennaio lascia invece tante porte aperte che possono rappresentare distrazioni. La situazione di Quaison ne è l’emblema. Acquistato nell’estate 2014 dall’Aik Solna per 1,2 milioni di euro, la promessa svedese firmò un contratto triennale. Il caos dirigenziale di questi mesi, con incredibile successione di direttori sportivi uno dietro l’altro, ha di fatto sempre impedito di affrontare il tema del suo rinnovo. Con in più le incertezze relative ad un rendimento mai troppo costante: lampi di gran calcio nella prima stagione (2 gol all’attivo), l’eterno problema del suo reale ruolo (trequartista? Esterno? Jolly? Ha giocato persino da centravanti puro). Fino a giungere all’inizio dell’attuale stagione con un contratto in scadenza. Zamparini sembrava non darci più troppo peso, dato che le speranze di un’esplosione non erano state confermate. Poi d’improvviso, la rinascita: Corini che gli affida un ruolo leggermente mutato, in pratica seconda punta al fianco di Nestorovski, lui che esce dalle nebbie e con due azioni che impongono di rivalutarlo con attenzione. Può oggi il Palermo rinunciare ad un giocatore che sembra rilanciato? È vero che in rosa ci sono Diamanti, Trajkovski, o i giovani leoni Bentivegna e Lo Faso che potrebbero prendere il suo posto, ma rispetto a tutti gli altri Quaison ha finalmente trovato una concretezza prima sconosciuta. E pur in mezzo a tutte le voci, ad Empoli molte delle chances offensive rosanero saranno affidate a lui. La situazione al momento è in stallo. Sul piano tecnico, non si discute: finché è a disposizione, Quaison è un elemento cui Corini non intende rinunciare. Il ragazzo ha tutti i motivi per non fermarsi a un paio di prodezze, sa che deve continuare a far bene anche per moltiplicare le sue quotazioni sul mercato. La decisione sul contratto sarà presa nel giro di poco tempo e le soluzioni sono semplici: o il rinnovo, favorito dal buon rapporto esistente fra Zamparini e il procuratore di Robin, Giuseppe Riso (un biennale?), o la cessione immediata per non perdere il “capitale” ma anzi fare fruttare il buon momento vissuto da Quaison, o il nulla di fatto, che lascerebbe lo svedese in rosanero fino a giugno per poi lasciarlo andar via a costo zero al club che offrirà condizioni migliori. Il Palermo in materia è diventato uno specialista del “prendere tempo”, restando cioè in attesa di altri gesti che confermino il valore assunto dal ragazzo d’origine ghanese. Ma rischia così di farsi soffiare un talento dopo avergli dato tempo e modo di affermarsi. Nell’incertezza, i tifosi si augurano che il vero Quaison sia quello determinato e decisivo andato a rete nelle ultime due uscite. E che Robin si ripeta anche ad Empoli. Il presente al momento conta più del futuro“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna del “Corriere dello Sport”.