Corriere dello Sport: “Posavec, è la prova più dura. Sfiderà il «maestro» Sorrentino”

“Il maestro e l’allievo, il nuovo titolare e l’ex. Il passato e il futuro del Palermo nelle mani di Posavec e Sorrentino. Ieri stessa maglia, stesse emozioni. Domenica, uno di fronte all’altro per un confronto fra generazioni e tecniche diverse, nella sfida che per i rosa, con l’improvviso fiorire di entusiasmo, rappresenta l’occasione per riappropriarsi delle ambizioni, dei tifosi e della città. Posavec contro Sorrentino è la sfida nella sfida. Più di Corini che ritrova il Chievo. I due portieri si sono lasciati da poco ma sembra un secolo soprattutto per Posavec che ha portato sulle proprie spalle il peso di allenatori, Ballardini e in fondo anche De Zerbi, che ne hanno riconosciuto il talento senza mai regalare piena fiducia alle sue doti di ragazzino rampante. Troppo giovane, per loro. Meglio una chioccia, ruolo che Sorrentino aveva rifiutato per tornare al Chievo. E la critica si è subito spaccata sulla decisione di Zamparini di promuovere portieri che di Sorrentino, anagraficamente parlando, possono essere considerati “figli”: vent’anni Posavec, 22 Fulignati – che Stefano forse più di Josip ha considerato pronto per la successione – 18 Marson, 17 Guddo… 37 Sorrentino, una vita divisa tra Verona e Palermo, lacrime versate al momento degli addii. NON SI SCAPPA. Posavec sa che questa è la sua partita e che l’avvenire passa dal confronto con Sorrentino che lunedì resterà a Palermo. La conferma di un amore che resiste al tempo e ai nuovi idoli. Per il croato un’ombra da scacciare. Per dimostrare di avere staccato il cordone ombelicale che lo legava al ruolo di promessa e di studente della scuola Sorrentino. Ecco spiegata, la voglia di battere il maestro (e il Chievo) e di trovare la consacrazione definitiva. Gli estremi che si toccano, una montagna di esperienza da rimuovere con lo spettacolo di interventi impossibili. Specialità della casa. Posavec non vacilla. L’erede designato vuole appropriarsi del dopo Sorrentino. POSAVEC O SORRENTINO? Che Posavec abbia “fisico”, lo ha sempre ammesso Sorrentino; “avvenire”, Sicignano, stimato da entrambi; “qualità”, Nestorovski, ex compagno nell’Inter Zapresic. Entrambi figli d’arte, Stefano e Josip hanno in comune il desiderio di entrare o restare nel cuore di una tifoseria rinfrancata dall’effetto Corini. Profondamente religioso, sarà il “bambino” acqua e sapone a lanciare il guanto e a cercare la sua strada, in mezzo a pareri opposti. Due le teorie sui portieri. Una quella di Zamparini, l’altra, più tiepida dello stesso Sorrentino, poco convinto che Posavec possa scalzarlo su due piedi. Pensieri e dubbi espressi in conferenza al momento del commiato, con una punta di malizia: «Auguri a Posavec che può rappresentare il domani perché ha predisposizione da leader. Già pronto? Vi posso garantire che giocare nel Palermo e in A non è semplice. E Josip ha 20 anni».  A scuola sarebbe: rimandato. Ma non c’è tempo. Posavec ha affrontato il duello a distanza con forza d’animo e consapevolezza ripetendo giorno per giorno: «Spero di essere all’altezza di Sorrentino, l’età non conta, ho l’obbligo di crederci. Cosa ho preso da lui? Lo scrutavo nei minimi particolari per imparare i segreti del mestiere. La sua vicinanza mi ha fatto crescere». Fino a prendere il suo posto tra i pali. Ora è la resa dei conti. Sorrentino si è già presentato per questo nuovo… debutto al Barbera: «Non dimenticherò mai Palermo e i palermitani, conteranno solo i tre punti, voglio la vittoria a  tutti i costi. Il Chievo non è salvo, felice di tornare ma i sentimenti li metterò da parte». E Corini ha restituito il sorriso all’ambiente e ha fatto capire a Posavec che non è solo. «Dobbiamo aiutarlo anche se sbaglia», il suo commento. Palermo ha raccolto il messaggio. Domenica Josip sarà l’unico numero uno. Di maglia e nel cuore della gente. Sentimenti e… Sorrentino, a parte”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.