Corriere dello Sport: “Palermo-Frosinone, è scontro totale. Giammarva attacca… Stirpe anticipa. I dettagli”

“È scontro totale e non solo per la Serie A. Palermo e Frosinone non hanno ancora smesso di lottare, anzi si può dire che la battaglia potrebbe trasferirsi dal campo alle aule dei tribunali senza interruzione di continuità e riservare sorprese a non fi nire, una dietro l’altra. La fi nale del “Benito Stirpe” che ha visto uscire i ciociari vittoriosi e promossi in A non è, dunque, ancora terminata. A nove giorni di distanza, il Palermo non si rassegna, anzi aumenta le iniziative per chiedere la revisione del risultato del campo. Alla vigilia della decisione della Corte sportiva nazionale d’appello, presieduta da Piero Sandulli, uno dei magistrati sportivi più esperti e grande protagonista nel processo di Calciopoli, c’è da registrare un’importante novità che conferma l’intenzione della dirigenza rosanero di andare sino in fondo e di non mollare la presa: qualora non dovesse trovare soddisfazione in quella sportiva, il Palermo ha chiesto a Roberto Fabbricini, commissario straordinario della Figc, la prescritta autorizzazione per agire dinanzi alla giustizia ordinaria senza così violare la clausola compromissoria. VIOLAZIONI CONTESTATE. Il presidente Giammarva ha ribadito la propria posizione e quella del club che rappresenta: «Rimaniamo convinti che la partita contro il Frosinone non si sia svolta regolarmente, opinione rafforzata dopo aver preso visione dei verbali arbitrali che confermano come gli episodi accaduti facciano parte di un unico progetto fi nalizzato ad ostacolare il regolare svolgimento della gara a danno del Palermo. Nel ricorso alla Corte sportiva abbiamo evidenziato le numerose violazioni delle norme di procedura che hanno caratterizzato il giudizio da cui è scaturito il provvedimento di primo grado». La rabbia rosanero è tale da voler portare il caso alla Procura della Repubblica: «Spero ci sia concesso di derogare alla clausola compromissoria e promuovere ogni opportuna azione presso i competenti organi. A prescindere dall’interesse della società, l’accertamento sul regolare svolgimento di una gara coinvolge anche i diritti degli scommettitori e per ciò ritengo che la vicenda potrebbe essere oggetto di iniziative giuridiche autonome anche da parte della magistratura ordinaria». Una chiosa è riservata all’arbitro La Penna di Roma, uno dei protagonisti di questa vicenda fi nito nel centro del mirino dei siciliani: «Ritengo inaccettabile l’assoluto silenzio seguito alla notizia di un possibile legame tra la sua professione di avvocato e la famiglia Stirpe – aggiunge Giammarva -. Bisogna appurare se l’arbitro abbia rappresentato all’Aia possibili confl itti di interesse e, nel caso, chiedersi perché il designatore non l’abbia ritenuto rilevante».  STIRPE NON STA A GUARDARE. L’obiettivo del Palermo sarebbe quello di dimostrare che il triplice fi schio di conclusione del match con il terreno di gioco invaso dai sostenitori locali, nei secondi fi nali della gara, non sarebbe mai stato eff ettuato dall’arbitro e, pertanto, la partita non sarebbe giunta alla regolare conclusione. Contrariamente a quanto, tuttavia, aff ermato dallo stesso La Penna nel proprio referto. Ma se il club siciliano non abbassa il livello di scontro, il Frosinone non sta a guardare. Anzi, ha anticipato l’avversario convinto di aver legittimamente meritato la promozione ai play off  dopo averla persa per due stagioni consecutive al termine della regular season per un solo gol di diff erenza negli scontri diretti prima con il Verona e poi con il Parma. Dal club ciociaro arriva la conferma che è già stata chiesta l’autorizzazione per derogare alla regola compromissoria dopo le pesanti dichiarazioni del patron Zamparini e dello stesso Giammarva, ritenute lesive e diff amatorie. Anche per quanto riguarda la posizione dell’arbitro La Penna chiamato in causa per la fi nale, la comunicazione del sodalizio frusinate è stata tempestiva nel sottolineare come le vicende evocate dalla società rosanero, relative all’attività dello studio legale dell’arbitro capitolino, si riferiscono a contenziosi curati per la famiglia Stirpe nel 2011, mentre La Penna ha iniziato a patrocinare nel 2013. PRECEDENTE. Ma la prova più evidente dell’imparzialità dell’arbitro, secondo il Frosinone, arriverebbe dai precedenti arbitraggi. E da uno in particolare: la gara decisiva del torneo 2016-2017, Benevento-Frosinone con i sanniti di Marco Baroni vittoriosi al “Vigorito” grazie a un gol di Ceravolo al 93’ contestato dagli ospiti per la posizione sospetta dell’attaccante calabrese e per un contatto non valutato irregolare con un difensore. Quella vittoria evitò che il Frosinone si involasse verso la promozione diretta e permise poi di giocare i play off che arrisero al Benevento sino alla A. Insomma, niente favori arbitrali per i laziali, ma ora lo scontro si accinge a spostarsi nei tribunali ordinari. Sempre che la Federcalcio conceda l’autorizzazione a derogare alla clausola compromissoria. Diversamente, in caso di mancata autorizzazione, qualora le due società decidessero di agire dinanzi alla giustizia ordinaria, correrebbero il serie rischio di subire procedimenti disciplinari e penalizzazioni”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.