Corriere dello Sport: “Palermo a caccia del nuovo ds. Primo compito? Trovare accordo con Mignani, le ultime”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla caccia del Palermo al nuovo del Ds.

La storia del Palermo Calcio è ricca di nomi illustri che hanno ricoperto il ruolo di direttore sportivo (DS). Già prima dell’era Zamparini, il club ha avuto figure di rilievo come Erminio Favalli e Giacomo Bulgarelli negli anni ’80. Giorgio Perinetti ha fatto parte della dirigenza rosanero in tre periodi distinti, con tre diverse proprietà, ed è stato protagonista di altrettante promozioni.

L’avvento di Zamparini ha portato alla ribalta DS di grande esperienza, come Rino Foschi, che ha lavorato per sette anni consecutivi, e Walter Sabatini, presente per due stagioni e mezzo. Tuttavia, il continuo cambio di DS sotto la gestione Zamparini, con frequenti cambiamenti ogni pochi mesi, ha caratterizzato un periodo turbolento.

Anche la nuova gestione societaria, nata nel 2019 con Mirri al vertice, ha optato per un DS di grande esperienza come Renzo Castagnini. Tuttavia, la figura tradizionale del DS che prende tutte le decisioni in autonomia sta cambiando. Oggi, le decisioni vengono prese collegialmente, con un approccio che valorizza il contributo di uno staff completo. Questo modello riflette una visione moderna e condivisa della gestione sportiva.

Leandro Rinaudo, che nel nuovo Palermo ha ripreso dal settore giovanile, rappresentava questo nuovo approccio. Il prossimo manager, scelto dal City Football Group (CFG), dovrà operare nello stesso contesto, dove le decisioni sono frutto di una collaborazione tra più figure. Una delle prime sfide del nuovo DS sarà gestire la situazione contrattuale con l’allenatore Michele Mignani. Questo cambiamento potrebbe sembrare più complesso e meno romantico rispetto al passato, ma è ritenuto necessario per il funzionamento efficace e moderno del club.