Corriere dello Sport: “Obiettivo Mondiale. Bardhi: «Italia, non sempre vincono i favoriti»”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sui playoff mondiali e sulla gara tra Italia e Macedonia.

Enis Bardhi è il numero 10 della Macedonia. Una mezzala di regia, capace di inserirsi e sfruttare il suo tiro dalla media distanza. Occhio ai calci piazzati, è uno specialista. Ha segnato 4 gol e servito 2 assist nel girone di qualificazione mondiale, chiuso al secondo posto dietro alla Germania ma davanti alla Romania, all’Armenia e all’Islanda. Senza Elmas, squalificato, toccherà alla stellina del Levante, 26 anni, illuminare la nazionale dei fratellini di Pandev, deciso a lasciare (come il ct Angelovski) dopo la partecipazione storica all’ultimo Europeo. Milveski, ex selezionatore dell’Under 21, ha completato l’opera avviata dal suo predecessore guadagnando, tra settembre e novembre, la qualificazione ai playoff per il Mondiale. Un traguardo inimmaginabile per la Macedonia, accompagnata a Palermo da circa tremila tifosi in arrivo da Skopje e non solo. Tra Ancona e Piacenza, ma anche e soprattutto in Svizzera, è pieno di comunità macedoni.

LA FORZA DEL POPOLO. Sognano l’impresa e non avranno niente da perdere. Un fattore in più per provare a mettere in difficoltà gli azzurri. «L’Italia è favorita, ma non sempre vincono i favoriti» ci ha raccontato Bardhi. Oggi atterrerà in Sicilia con la nazionale. «Sarà una partita molto difficile per noi. L’Italia è campione d’Europa e non mi aspettavo di vederla ai playoff. Sono sorpreso, ma il girone è finito e ora si ricomincia. Qualche possibilità di spuntarla c’è, gli azzurri stiano attenti». La Macedonia punterà sull’orgoglio del suo popolo, sul combattimento, sui contrasti. E’ un paese giovane, di appena trent’anni, fiero della propria indipendenza. La squadra sente di appartenere alla sua gente. Bardhi ha indicato la strada. «Ogni momento della partita sarà fondamentale. Per vincere serviranno lotta e intensità. E poi ci aiuteranno i nostri tifosi». Un tasto toccato anche da Stefan Ristovski, ex Parma, laterale della Dinamo Zagabria eletto capitano dopo l’addio di Pandev. «E’ un appuntamento con la storia – aveva raccontato in un’intervista esclusiva concessa al Guerin Sportivo – e se ci fosse stata una disponibilità di diecimila biglietti, avreste trovato a Palermo diecimila macedoni. Una cosa posso garantirla: io e i miei compagni usciremo dal campo con la lingua per terra».

IL MURO MACEDONE. La leggerezza d’animo potrebbe spingere la Macedonia verso l’impresa. «Ognuno di noi è responsabile e sa come affrontare la partita – ha spiegato Bardhi – Non sentiremo pressioni. Credo nella mia squadra e so che tireremo fuori l’anima, mettendo tutto quello che possiamo in campo. Elmas è un giocatore importante. Ci mancherà, è ovvio, ma combatteremo anche senza di lui». Gli azzurri troveranno una squadra chiusa, pronta a sbarrare ogni varco verso Dimitrievski, portiere del Rayo Vallecano. «Dovremo fare attenzione a Immobile, Insigne e Verratti. Penso possano essere i giocatori decisivi per l’Italia, anche se ce ne sono altri e non so se basterà fermare quei tre». Dopo l’estate, con il passaggio di consegne tra Angelovski e Milevski, la Macedonia ha accelerato il cambio generazionale all’interno del gruppo e ritoccato il modulo, passando dal 3-5-2 al 4-2-3-1. L’anima è rimasta la stessa, come l’interpretazione difensiva. «Non abbiamo cambiato molto, ci sono quasi gli stessi giocatori di prima. Ogni allenatore ha i suoi metodi. Ora stiamo lavorando con Milevski. E’ meticoloso, ha aggiunto disciplina tattica. Cercheremo di abbinarla alla solita intensità». Squadra compatta su due linee. Ademi, centrocampista della Dinamo Zagabria, prenderà il posto di Kostadinov, l’altro squalificato. Sulla corsia sinistra correrà Alexandar Trajkovski, trentenne ex Palermo, ora in Arabia Saudita con l’Al Faya. Non è stato convocato Nestorovski, quasi mai utilizzato dall’Udinese. Davanti si è fatto largo Milan Ristovski, 23 anni, centravanti dello Spartak Trnava e fratello di Stefan, il capitano. Un spilungone di un metro e 90 capace di sorprenderti in velocità.