Corriere dello Sport: “Obiettivo Mondiale. Ronaldo carica il Portogallo”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Portogallo e l’obiettivo Mondiale.

C’è poco da girarci attorno: quella maledetta sconfitta contro la Serbia – l’unica all’interno del girone A, che per il resto ha vinto 5 partite e ne hanno pareggiate altre 2 – potrebbe essere l’antefatto alla fine del miglior ciclo della storia della Nazionale portoghese. O saranno due vittorie, innanzitutto contro l’insidiosissima Turchia, poi con la vincente di Italia-Macedonia, o toccherà voltare pagina. E non è che rassicuri più di tanto l’opportunità di disputare entrambe le sfide tra le mura amiche del Do Dragao di Porto.

In tal senso, infatti, i precedenti sono tutt’altro che confortanti per i portoghesi, come conferma il recente capitombolo contro Dusan Vlahovic e compagni, che si è consumato al Da Luz lo scorso 14 novembre, per non parlare della madre di tutte le delusioni, ovvero la sconfitta contro la pragmatica Grecia di Otto Rehhagel nella finalissima dell’Europeo domestico del 2004 celebrata sempre nello stadio del Benfica. E se non dovesse bastare, ora a Cristiano Ronaldo e compagni tocca giocarsi la prima sfida da dentro o fuori, con una difesa tutta da inventare, a causa dell’infortunio dell’essenziale Ruben Dias, l’inopportunissima positività al tampone dell’eterno Pepe e la squalifica di Joao Cancelo.

A partire dal 2000, il Portogallo non si è più perso nessuno dei grandi appuntamenti, con 11 partecipazioni consecutive tra Europei (6) e Mondiali (5), culminate con il trionfo nella rassegna continentale disputata in Francia nel 2016, resa ancor più dolce dalla ciliegina sulla torta della Nations League sollevata nel 2019. Di fatto, gli unici trofei conquistati dalla Nazionale maggiore portoghese, tutti con il rassicurante Fernando Santos seduto in panchina e Cristiano Ronaldo a trascinare i compagni in campo. In caso di mancata qualificazione a Qatar 2022, per entrambi potrebbe chiudersi definitivamente l’avventura con la Selezione. Esattamente come per l’esperto Pepe, 39 anni lo scorso 26 febbraio, che si perderà, causa covid, la prima sfida con i turchi, ma che il suo allenatore aspetterà fino all’ultimo in caso di successo sui ragazzi di Stefan Kuntz. A guidare la carica della cavalleria portoghese, neppure a dirlo, ci ha pensato CR7, attraverso il suo profilo Instagram. «Mente concentrata sul Mondiale 2022. Orgoglioso, come sempre, di rappresentare il Portogallo. Sappiamo che il percorso non sarà facile. Abbiamo il massimo rispetto per le rivali che affronteremo e che ambiscono al nostro stesso obiettivo. Tutti insieme, però, lotteremo per portare il Portogallo nel posto che gli spetta. Facciamolo!».