Corriere dello Sport: “Nestorovski il futuro ancora da scrivere. Ecco chi lo vuole…”

“Non è più l’attaccante devastante di prima. Ma, più che mai, Ilija Nestorovski, bomber dal gol facile, dieci punti, poco più dei due terzi, conquistati con le sue prodezze, tredici addirittura se ci mettiamo anche gli assist di Genova e di quella rocambolesca vittoria, si identifica col Palermo. Sempre presente, solo tre volte subentrato, sempre decisivo, leader e protagonista, a volte anche capitano, il macedone contro il Bologna, nel giorno dell’esordio di Bortoluzzi, giocherà su tre fronti: quello della classifica; quello personale per una chiusura con ben altri botti; e quello del futuro. Perché il contratto scade nel 2019 e, prudenti dichiarazioni a parte, sembra naturale che a fine stagione Paul Baccaglini e il non più giovanissimo goleador decidano insieme le strategie di rinnovamento. Nestorovski è seguito da molti club italiani, la Fiorentina per esempio o il Napoli, e da quelli inglesi, sirene non trascurabili visto che va matto per quel tipo di calcio. Ma il punto è un altro: Baccaglini avrà la forza e la volontà di trattenerlo? O preferirà lasciarlo partire nell’ottica di un corposo investimento e di una rivoluzione generale? L’era Bortoluzzi dovrà chiarire anche questa difficile situazione, punto di partenza per il prossimo campionato. Chi l’avrebbe detto che sarebbe finita così? Nestorovski capocannoniere del Palermo, in doppia cifra, la media di un gol ogni tre partite in una squadra che non segna mai, un avvio straordinario sulla scia dei grandi del passato e del presente, di Sukru e di Dybala, ambizione frustrata della pochezza del gioco e dei risultati. Personalità spiccata sotto rete e nel corpo a corpo con gli avversari, combattente di razza, una rivelazione rispetto alle critiche e alle perplessità suscitate al suo arrivo. Che sia diventato un affare non ci piove. Bisogna capire per quale progetto. E comunque il Palermo è nelle sue mani e nei suoi piedi malgrado l’ispirazione sotto rete abbia subito un duro colpo anche per le prestazioni anonime e insignificanti di reparti che non riescono a supportarlo. Nestorovski c’era. E c’è. La squadra non l’aiuta, lui ha perso di conseguenza qualche certezza. Ed è sempre costretto a fare di necessità virtù. Gli capita, quando capita, una sola occasione, il suo obbligo è di trasformarla in oro. Si spiegano così gli alti e bassi del rendimento. Sette gol nelle prime tredici partite, poi un digiuno di otto, la resurrezione contro Napoli e Crotone, altre due giornate di astinenza, l’acuto contro la Samp. Ultimo sigillo. Ora, non segna dal 26 febbraio, cinquecento minuti, un solo gol nelle ultime otto uscite; tre in cinque mesi. E’ l’ora di svoltare. Oggi e domani, il Palermo non può farne a meno. Come simbolo di riscatto. O per aprire, con la sua cessione, un nuovo romanzo.”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.