Corriere dello Sport: “Morganella, crociato k.o.: «Torno forte»”

“La gravità dell’infortunio al ginocchio sinistro si era percepita già sabato vedendolo uscire dal campo in barella e con le mani sul volto e, successivamente, lasciare lo stadio con le stampelle. La risonanza magnetica effettuata ieri mattina da Morganella ha evidenziato la lesione del legamento crociato anteriore, lesione del menisco laterale e del muscolo vasto mediale obliquo. GIA’ IN CLINICA. Il numero 17 rosanero, che già ieri ha raggiunto la clinica San Gaudenzio di Novara per essere operato, tornerà quasi certamente in primavera. In tempo (salvo complicazioni) per essere nuovamente a disposizione per l’ultimo segmento della stagione. Il periodo di stop forzato sarà lungo ma Michel non si lascia prendere dallo sconforto come si evince dalle parole che ha postato su Instagram: «La mia vita, fi erezza, sangue, gioia, forza, la mia donna e i miei bambini. Papà combatterà e tornerà ancora più forte di prima in campo». A supportare l’esterno svizzero durante la riabilitazione saranno il calore dei familiari ma anche l’aff etto dei tifosi e della squadra. I video-messaggi pubblicati da diversi compagni (gli hanno fatto gli auguri di pronta guarigione, ad esempio, il capitano Nestorovski oltre a Coronado, La Gumina, Fiordilino, Accardi, Rolando ed il lungodegente Ingegneri) e dal tecnico Tedino rappresentano delle molle psicologiche sulle quali Morganella potrà fare leva nei prossimi mesi. SOLIDARIETA’. Abbracci e pacche sulle spalle. E’ ciò di cui ha bisogno adesso Michel che, a Palermo, ha dovuto fare spesso i conti con i capricci della dea bendata. L’infortunio rimediato sabato, infatti, non è il primo della sua esperienza con la maglia rosanero: le fratture multiple al viso nel febbraio 2014 in seguito al terribile scontro aereo con Krajnc durante la gara Cesena-Palermo o la rottura del crociato posteriore del ginocchio destro in occasione di un contatto fortuito con l’empolese Mario Rui al “Barbera” l’1 marzo 2015 sono immagini ancora fresche nella memoria del difensore al quale spetta, di diritto, l’Oscar della sfortuna. Un “riconoscimento” di cui avrebbe fatto volentieri a meno ma che, nello stesso tempo, non lascia indiff erenti i tifosi. Con i quali ultimi, il giocatore in organico che da più tempo è a Palermo (e che lo scorso 2 settembre ha festeggiato le 100 presenze) non è sempre stato in sintonia ma che, gradualmente, hanno imparato ad apprezzarlo per la sua generosità e l’attaccamento alla maglia”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.