Corriere dello Sport: “La Nazionale che verrà: gioca Donnarumma. Con l’Uruguay, Ventura schiererà il talento del Milan: Buffon va in panchina. Sarà uno sguardo al futuro post Mondiale 2018”

“Il domani che avanza è un ragazzo di 18 anni sospeso tra il rinnovo del contratto con il Milan (con la Curva Sud che lo invita con comunicati e striscioni a firmare, mentre la società lo tenta con un’offerta da 4,7 milioni bonus compresi a stagione), un Europeo Under 21 all’orizzonte, un esame di maturità posticipato a luglio e una maglia azzurra da titolare. Quella che indosserà stasera per la seconda volta. Lui in campo e Buffon in panchina. Uno sguardo sul post Mondiale del 2018, quando Gigi non ci sarà più e la porta sarà di Gigio. «Donnarumma gioca perché è un giovane di qualità. Stiamo lavorando per costruire, che non vuol dire eliminare quello che c’è. Quando ci sarà la fine del ciclo di un grande giocatore, ci sarà uno dietro che potrà sostituirlo. Questo discorso vale per Buffon e Donnarumma, ma anche per coloro che tra 3-45 anni dovranno rimpiazzare Barzagli, Chiellini, De Rossi…». Si gioca dunque per migliorare il ranking, ma anche per costruire l’Italia del domani. E Donnarumma, che lunedì o martedì dovrà dare una risposta al Milan, per una notte proverà a non pensare al contratto. D’AMBROSIO KO E VERRATTI. Dall’inizio non ci sarà il terzino nerazzurro: Ventura avrebbe voluto riproporre in blocco la fascia destra dell’Inter 2016-17 (D’Ambrosio-Candreva), una delle poche cose da salvare in una stagione nerazzurra da dimenticare, e invece Danilo è stato fermato da una piccola contrattura al quadricipite sinistro. Inizialmente andrà in panchina e i terzini saranno Darmian e Spinazzola. Barzagli e Bonucci completeranno la difesa mentre davanti ai due mediani De Rossi e Marchisio ci saranno Candreva, Belotti, Immobile e Insigne. Spazio dunque al 4-2-4 per testare la potenza di fuoco azzurra. «Sarà importante capire quello che riusciremo a produrre e quello che… non faremo produrre agli avversari» ha aggiunto Ventura la cui parola d’ordine è equilibrio, un’alchimia tattica da trovare senza Verratti del quale però la Nazionale non può fare a meno. «Avrebbe potuto giocare grazie a un medicinale, ma viene da una stagione complicata e non volevamo rischiarlo in vista della sfida di settembre con la Spagna».
CARO MARIO… Prima però ci sono l’Uruguay, e la tradizione negativa da sfatare contro le sudamericane, e poi il Liechtenstein. Gli juventini saranno in campo, «perché i grandi giocatori dopo ogni partita, vinta o persa, sono bravi a voltare pagina», mentre Balotelli la vedrà davanti alla tv. «Per la Nazionale Mario non può essere uno qualsiasi. O è importante oppure… Gliel’ho detto nell’incontro che abbiamo avuto qua a Nizza: nell’anno del Mondiale sta a lui»”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.