Corriere dello Sport: “La missione di Baldini. Tanti Perugia in uno solo”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla missione di Baldini al Perugia.

Silvio Baldini “punta” sul 13, che poi è il numero di maglia di Gregorio Luperini, che ha già militato con il tecnico massese a Palermo. Al di là del 3-4-1-2, sarà il centrocampista la novità più ghiotta del nuovo Perugia: a lui, infatti, verrà affidato il ruolo di trequartista, l’uomo che dovrebbe dare il “la” agli attaccanti per rimpinguare il bottino di reti oggi ancora a rosso fisso (3 gol appena). Tra l’altro Luperini, con la maglia rosanero, ha siglato 13 reti nelle ultime due stagioni. Il che non guasta. C’è grande attesa in città per vedere all’opera il Perugia firmato dal nuovo allenatore. L’appuntamento è per sabato pomeriggio quando arriverà al Renato Curi il Pisa.

ACCOGLIENZA. Il nuovo tecnico ha ricevuto di grande simpatia e fiducia. E lui ne sparge altrettanta a piene mani. L’allenatore toscano ha già detto e ripetuto che opterà per la difesa a tre. «Uno come me che è partito dalle montagne apuane ed è arrivato a San Siro – spiega sorridendo – non può avere un solo modulo. Io li ho utilizzati tutti, in carriera… ». Per motivare ancora di più la scelta della difesa a tre, ha aggiunto: «Il direttore sportivo, Marco Giannitti, fin da subito, mi ha chiarito di aver costruito la “rosa” sulla idea di una difesa a tre, un 3-5-2 o un 3-4-2-1 oppure un 3-4-1-2. Perché non accogliere il suo suggerimento?».

SPERIMENTARE. Dal giorno del suo approdo in Umbria, Baldini sta provando proprio quest’ultimo modulo. Ed ha l’intenzione di utilizzare Luperini da trequartista. Rispetto all’inizio del torneo, poi, quando in mediana è stata data fiducia a Milos Vulic, appare abbastanza scontato che il più gettonato sia Paolo Bartolomei, che porta in dote una più navigata esperienza e che possiede anche un robusto tiro dalla distanza. Il metronomo del centrocampo sarà lui. Al suo fianco dovrebbe essere chiamato Simone Santoro, che unisce a una buona gamba anche una discreta tecnica, oppure Edoardo Iannoni, pure lui con discrete doti. O ancora Christian Kuan, che può fare sia la mezzala, sia il trequartista (in alternativa a Luperini). Sulle fasce se a destra Casasola non pare avere concorrenti, a sinistra scatta la competizione tra i veterani Lisi e Beghetto (veneto, ma perugino di nascita e di madre) e il giovane, e promettente, Yeferson Paz, che, pur essendo un destro naturale, è stato impiegato (durante l’infortunio di Lisi) a sinistra, con prestazioni convincenti.

QUESTIONE DI GOL. La forza d’urto in attacco, infine, può contare su diversi pretendenti: elementi tecnici come Samuel Di Carmine (non è il rigore sbagliato nel derby che può bocciarlo), Federico Melchiorri e Marco Olivieri; di forza fisica come Luca Strizzolo e Giuseppe Di Serio e, ultimo, ma non ultimo, Ryder Matos, fermo ancora ai box per una fastidiosa lombalgia, ma che ha dimostrato già di essere un elemento di categoria superiore.