Corriere dello Sport: “La Fifa fa cadere le accuse su Platini. Venerdì si pronuncerà il Tas sul suo ricorso: «E adesso sia fatta giustizia»”

“Cadono le accuse di corruzione e falso a carico di Michel Platini, da parte della Commissione etica della Fifa, che lo scorso anno aveva chiesto per il presidente dell’Uefa una sospensione a vita per la vicenda dei 2 milioni di franchi ricevuti nel 2011 da Sepp Blatter come pagamento di consulenze risalenti al 1999-2002. L’ex campione e dirigente francese era poi stato sospeso per 6 anni con le accuse di conflitto d’interesse e slealtà. La stessa pena era stata inflitta a Blatter: entrambi hanno fatto ricorso al Tas dove venerdì si terrà l’udienza per il francese. I legali di Platini aggiungono che lo stesso Blatter è stato chiamato a testimoniare nell’udienza del Tas che esaminerà il ricorso di Roi Michel. VERITA’. Il treno per la presidenza Fifa ormai è passato, a favore di Gianni Infantino che era stato il suo braccio destro per anni nell’Uefa, ma Michel Platini vuole che almeno gli sia restituita l’immagine pubblica. «Ora la verità e sia fatta giustizia – ha detto Platini all’agenzia Ansa – Mi impediscono di lavorare e di occuparmi del calcio. In realtà, mi hanno privato di tutto ciò che ha costituito la mia vita. Quindi attendo con serenità e determinazione che si dica la verità e sia fatta giustizia». IL TAS. La notizia che la sua posizione si farebbe meno scomoda arriva a ridosso dell’udienza di venerdì presso il Tribunale d’arbitrato dello sport (Tas), al quale Platini si è rivolto a marzo, chiedendo l’annullamento della squalifica di 6 anni. Se i giudici di Losanna gli daranno ragione, Platini resterà presidente Uefa per altri due anni, fino alla scadenza del mandato. L’inchiesta è quella che vuole fare chiarezza sui due milioni di franchi svizzeri versati nel 2011 da Sepp Blatter a Platini per una consulenza (mai contrattualizzata) svolta per la Fifa fra il 1998 ed il 2002. Un passaggio di denaro che, stando all’accusa, avrebbe invece nascosto un patto corruttivo per la rielezione del dirigente svizzero. Patto da punire – fu la richiesta avanzata lo scorso dicembre dalla Camera arbitrale del Comitato Etico indipendente – con la radiazione per il numero 1 della Uefa (e per Blatter), poi trasformata in 8 anni di stop, ridotti a 6 in appello per entrambi. «Un verdetto offensivo e vergognoso – aveva commentato a caldo Platini, il 24 febbraio -. Le accuse contro di me sono costruite sul nulla e surreali. E’ una decisione politica, sono vittima di un sistema che aveva un solo obiettivo: impedirmi di diventare presidente della Fifa»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.