Corriere dello Sport: “Jajalo firma Palermo in A e Zamparini critica l’assetto visto contro il Cesena”

“La sua firma sulla dichiarazione d’intenti dello spogliatoio (“Vogliamo la A …”) e sul contratto con i tifosi (“Faremo di tutto per centrarla …”), è diventata speciale. Mato Jajalo, trent’anni fra pochi giorni, contro il Cesena, è entrato nella “top ten” degli stranieri di tutti i tempi, 104 presenze in campionato, ed è diventato il primo, sempre straniero, tra i rosanero in attività, avendo superato anche Morganella, a Palermo da più tempo, fermo però ad una lunghezza,103 (come Chochev). Ma c’è di più. Jajalo, che ha raggiunto Mark Bresciano, venerdì potrebbe scalzarlo dal decimo posto, acchiappare Vazquez, nono, e puntare su Cavani (109) per collocarsi fra i grandi.
LA RIVINCITA. Contro chi l’ha denigrato e offeso per mesi. E oggi lo considera inamovibile. Capitano senza fascia, la promozione, come definitivo riscatto, la sua rivalsa in un’annata dolce e amara, ancora da decifrare. Tormentato e beccato in continuazione, Mato è diventato l’esempio del Palermo operaio e ora si propone come punto di riferimento per la promozione complicata, quasi sicuramente, dai playoff . E, sotto il profilo psicologico e delle tensioni, per quel che poteva essere e non è stato. «Dispiace non essere riusciti a vincere contro il Cesena, ma non possiamo demoralizzarci adesso – ammette Jajalo -. Piangere non servirebbe. La regular season non è finita, ci sono ancora novanta minuti da giocare e la classifica potrebbe cambiare. Chi può dirlo? Oggi, le energie di noi calciatori sono puntate sulla sfida di Salerno che proveremo a vincere. Ad ogni costo. Non possiamo fare calcoli, soltanto al fischio finale tireremo le somme, consapevoli che, in A, possiamo arrivarci anche vincendo i play off ».
MAI DIRE MAI. Zamparini non ha gradito i fischi dei tifosi rivolti ai giocatori a fine gara e neppure la prestazione della squadra. Anche Stellone sarebbe già sotto pressione. Il punto di divergenza ruoterebbe, non tanto sulla difesa a tre o a quattro, quanto sulla disposizione del centrocampo che, con l’infortunio di Rolando, dovrà comunque prendere altra fisionomia e sulla posizione di Coronado. Zamparini avrebbe preferito un reparto più folto e libertà per il brasiliano in modo da avvicinare la sua fantasia alla zona gol.
CHIARIMENTO. Lungo il chiarimento telefonico con il tecnico e Valoti. All’esterno filtra solo convinzione. Il patron: «È anche vero che se Coronado sbaglia il rigore e Moreo respinge un tiro a colpo sicuro di La Gumina, c’è poco da fare. Per fortuna, la squadra è più che mai convinta dei propri mezzi e ritiene di essere più forte degli avversari. Solo, va organizzata nel migliore dei modi. Jajalo? Un giocatore bravo, uomo vero, pulito, attaccato alla maglia e alla famiglia, affidabile per la squadra e per l’allenatore. Penso che abbia intenzione di chiudere la carriera a Palermo. Aspettiamo di andare in A e di capire come muoverci sul mercato. Speriamo ancora di farcela, anche se abbiamo buttato alle ortiche tante occasioni per chiudere i conti in anticipo. Ma non è tempo di discussioni e di polemiche. Pensiamo piuttosto a raggiungere l’obiettivo».
LA RISPOSTA. La risposta di Jajalo, in scadenza nel 2019, in sintonia con Zamparini: «Belle frasi, ringrazio il patron, sono felice per il traguardo maturato con il Palermo ma in questo momento siamo concentrati sul campionato»”.

Questo quanto scrive l’edizione odierna de il “Corriere dello Sport” in merito al rinnovo del centrocampista rosanero Mato Jajalo che proprio al quotidiano ha chiarito le sue intenzioni.