Corriere dello Sport: “Il Palermo ritrova Puscas e i suoi tifosi”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport”, parla dell’accoglienza alla squadra da parte dei tifosi rosanero dopo il match vinto contro il Perugia e anche del magic moment di George Puscas. Ecco quanto si legge:

“Nel giorno di Puscas, cannoniere che con i suoi cinque gol, ha portato dodici punti alla causa rosanero, il Palermo ritrova il calore dei suoi tifosi. Un’esplosione di entusiasmo nella notte tra sabato e domenica all’arrivo del pullman: più di duecento persone al Barbera, trionfale accoglienza che ricompatta l’ambiente. Effetto Puscas, certo. E Brignoli che ha parato un rigore. Non è un caso però che la nuova scintilla, dopo lo sfogo ormai virale di Bellusci, sia partita dal centravanti romeno, non nuovo a lasciare il segno dovunque sia stato. «Un predestinato» per sua stessa ammissione. Uno che, intanto, alla vigilia dello scontro al vertice con il Brescia dell’ex Corini, ha ricompattato lo spogliatoio con la dedica: «Sono contento dei gol, ma questa è una vittoria di squadra, avanti sulla nostra strada». Esplode Puscas proprio quando rientra Nestorovski. Come dire che in attacco c’è ora l’imbarazzo della scelta e torna il dilemma se possano convivere. La stagione dei due bomber ha molto in comune: poco più di mille minuti (1054  Nesto, 1046 Puski) l’apporto in campionato; una doppietta a testa contro il Perugia, siglata con il compagno in panchina; sei gol Nesto (uno su rigore), cinque “Puski” (solo su azione) decisivo più del macedone; lunghi digiuni, circa tre mesi per Puscas e poco più di due per il capitano. La replica di Nestorovski per ora solo a parole, a Sky Sunday Morning: «La città è con noi. Siamo rimasti sorpresi da tanti tifosi allo stadio e vogliamo ringraziarli. A Perugia sono andato in panchina. Stellone pensa che porti fortuna e così mi lascerà fuori anche venerdì… Ovviamente scherzo, contro il Brescia conto di esserci. Situazione societaria? Non è un bel periodo ma pensiamo solo al campo. Bisogna avere testa per tornare al primo posto. Abbiamo dimostrato di essere una squadra forte che vuole solo vincere. Isolarsi? È dura, la cosa migliore, per concentrarsi,sarebbe lasciare il telefono spento, tapparsi le orecchie e giocare a casa con i bimbi perché se apri televisione e giornali si parla sempre del Palermo»”.