Corriere dello Sport: “Il Palermo dei polocchi è bello di notte”

“Palermo bello di notte. Tutte le vittorie rosanero in stagione sono arrivate in notturna. In Coppa Italia con la Virtus Francavilla, poi al Barbera con Spezia, Perugia e Pro Vercelli. Di giorno al contrario, solo pareggi. E’ un Palermo anche alla polacca, che ha finito la partita con Cionek, Szyminski, Murawski e Dawidowicz tutti assieme in campo. Quattro giocatori dello stesso paese (Italia esclusa ovviamente), in pratica un terzo della squadra. Non un record, perché in questi anni tanto esterofili si era arrivati a 5 argentini nel periodo di Lo Monaco Ds (Munoz, Dybala, Faurlin, Formica e Boselli contemporaneamente presenti nel 2012/13). Ma certamente il segnale di un cambiamento di orizzonti e la sorpresa del rendimento positivo di giocatori giovani ed appena sbarcati nell’universo calcistico italiano. LE STORIE. Thiago Cionek fa da chioccia, grazie alle origini brasiliane e alla conoscenza della lingua. Radoslaw Murawski è la stellina del gruppo, un giocatore che Tedino giudica devastante; Szyminski dal nome di battesimo impronunciabile (Przemyslaw, non c’è un omologo nella nostra lingua, sarebbe Premislao), piace per la disciplina e la semplicità del gioco; Pawel Dawidowicz è l’ultima scoperta, almeno per gli spettatori del Barbera che l’hanno visto per la prima volta lunedì sera con la Pro Vercelli. La grande novità che manda in brodo di giuggiole Tedino è la loro incredibile duttilità. Sono calciatori moderni, con delle buone basi e grazie a queste in grado di ricoprire più ruoli senza soffrire particolarmente. Dote che fa particolarmente comodo ad un Palermo per adesso pieno di cerotti e sempre con la spada di Damocle delle partenze dei suoi nazionali. Szyminski sa coprire entrambe le fasce della difesa ed è un difensore che non molla un pallone; Murawski è partito da interno, se l’è cavata in regia (o meglio da centrocampista centrale) contro il Perugia, all’occorrenza può essere impiegato anche da trequartista per sfruttarne le capacità di tiro. Dawidowicz è l’essenza del calciatore che sa adattarsi alle situazioni che impone la tattica. Alto e dinoccolato, ma in possesso di buona tecnica, ha esordito in rosa da terzino destra a Brescia, ma lunedì, nel pieno della battaglia, Tedino gli ha fatto sostituire Gnahorè, piazzandolo a centrocampo. Esiti forse rischiosi ma più che soddisfacenti. L’allenatore ha scherzato a fine gara («Ha fatto due dribbling da infarto»), sottolineando però quanto questi giocatori arrivati in estate possano rivelarsi utili alle esigenze del Palermo. CORSO DI ITALIANO. «Il loro impatto è stato ottimo, ma possono fare ancora meglio perché finora sono stati frenati dalla lingua. E’ logico che non parlando l’italiano non recepiscano fino in fondo tutti i messaggi». Ma le qualità di Dawidowicz, anche lui come gli altri connazionali messosi in luce con l’Under 21 polacca, non era sfuggita agli operatori internazionali, visto che Pawel ha giocato per due anni col Benfica B, e che ha un po’ di esperienza l’ha messa da parte giocando col Bochum nella seconda serie tedesca”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.