Corriere dello Sport: “Il Palermo a scuola di Manchester. La squadra che per 6 mesi era stata letale nei 16 metri non esiste più”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla fase offensiva del Palermo.

Il cambiamento di pelle della squadra viene pagato soprattutto sotto porta. Il Palermo nelle ultime 3 partite ha segnato un solo gol e nelle 4 trasferte stagionali, compresa Torino in Coppa Italia, è andato a segno una volta, con Valente a Bari. La squadra che per 6 mesi era stata letale nei 16 metri non esiste più. Il modo di attaccare è del tutto diverso, così come lo è la caratura degli avversari con cui ci si misura. Ma Corini ha elementi per ritenere che si tratti di dettagli destinati a trasformarsi con la crescita, di intesa e di condizione, del collettivo: leggasi i gol sbagliati da Segre e Di Mariano, su manovre ben costruite.

Eugenio nelle vesti ufficiali deve puntare sulle note positive (non tantissime) emerse a Frosinone gara che poteva essere pareggiata. «Il miglioramento rispetto a Reggio Calabria è evidente perché la prestazione c’è stata. Abbiamo lasciato dettagli importanti come il gol preso all’ultimo minuto del 1° tempo (come ad Ascoli, ndc) ma nella ripresa abbiamo creato i presupposti per il pari e siamo stati più equilibrati». Molti dei nuovi arrivati però ancora non riescono a incidere: «Fa parte del percorso – insiste Corini – sono ragazzi con qualità importanti per la categoria, stanno trovando una condizione atletica adeguata e cercando di capire come vogliamo giocare. Il viaggio a Manchester? La pausa ci servirà per trovare identità tattica, potevamo avere qualche punto in più ma la delusione va trasformata in energia».