Corriere dello Sport: “Il Cesena ci crede, scatta il piano B. E spunta Alessio Sundas”

“Duri a morire. Perché a Cesena nessuno ha intenzione di alzare bandiera bianca. Lo aveva detto senza giri di parole il direttore fi nanziario Christian Dionigi un’ora dopo il rifi uto da parte dell’Agenzia delle Entrate a sottoscrivere il piano di ristrutturazione del debito così come proposto dall’AC Cesena. FIDEJUSSIONE. Ieri è arrivata la conferma di quanto la società ha ribadito sin dal primo istante dopo aver ricevuto il niet da parte dell’erario: la famosa fi dejussione da 5 milioni di euro, quella a garanzia dei primi 5 anni nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, è stata trovata grazie alla disponibilità della medesima fi nanziaria che avrebbe provveduto a coprire il lasso di tempo che va dal sesto al 20esimo anno, così come previsto dal piano. Dunque una garanzia più che reale, tale da coprire per intero la cifra di 20 milioni di euro da pagare in 20 anni con rate trimestrali (il debito dell’AC Cesena col fi sco ammonta a circa 40 milioni di euro, che sommato agli altri debiti arriva a toccare quota 73 milioni). E nell’integrazione proposta dalla società bianconera ci sarebbe anche ulteriori garanzie legate ad altre richieste che nella famosa pec inviata dall’erario venivano poste come condizioni essenziali per approvare il piano.
TEMPO TIRANNO. Basterà tutto questo per tenere in vita il Cesena? La domanda è lecita pensando ai soli 4 giorni rimasti a disposizione per predisporre tutta la documentazione necessaria per richiedere l’iscrizione al prossimo campionato di B. Entro il 26 giugno il club dovrà anche pagare stipendi e contributi relativi ai mesi di marzo, aprile e maggio, anche se al riguardo fonti societarie hanno spiegato che tale scadenza  potrebbe non essere rispettata, perché a conti fatti un paio di punti di penalizzazione da scontare nel prossimo torneo apparirebbero in questa fase un prezzo tutto sommato minimo da pagare.
SCADENZE. L’intento di Lugaresi è però quello di adempiere alle scadenze, così da completare il piano che era stato pensato già alla fi ne di aprile. Ieri peraltro Dionigi avrebbe avuto un incontro con emissari di Credit Agricole per discutere di un possibile prestito ponte, situazione già vissuta a Cesena nel 2010 in un’altra fase alquanto delicata dell’allora società presieduta da Campedelli. COMUNE IN CAMPO. In città ci si divide tra chi ritiene che i tempi siano troppo ristretti per sperare in un altro miracolo e chi sostiene con forza l’operato della dirigenza. La politica locale ha alzato la voce con il sindaco Paolo Lucchi che ha mostrato tutta la propria preoccupazione, invitando Lugaresi e i responsabili societari a non alimentare altre inutili aspettative qualora l’ipotesi di un salvataggio non sia eff ettivamente praticabile. LAVORI AL MANUZZI. Al tempo stesso l’amministrazione comunale ha ribadito che si farà carico dei costi del rifacimento del Manuzzi (circa 700mila euro) così da preservare la candidatura di Cesena a ospitare le gare del prossimo Europeo Under 21, in programma tra un anno. Per ora non trovano conferma le voci di una possibile fusione con il Romagna Centro qualora si dovesse ripartire dalla D. E intanto in città è rimbalzata anche la candidatura di Sport Man, società che fa a capo all’agente FIFA Alessio Sundas, che si è reso disponibile a individuare compratori anche esteri disposti a rilevare la società”. A riportarlo è l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.