Corriere dello Sport: “Genio Ilicic, il talento pigro che regala meraviglie. Dal Palermo all’Atalanta, la storia di una evoluzione straordinaria”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha analizzato il boom di Ilicic, in piena forma con la sua Atalanta e reduce da un poker in Champions League- Ecco un estratto:

TRA I MIGLIORI DEL MONDO. In questo momento è – con il baby boom Haaland e l’eterno Messi – il calciatore più determinante del pianeta, probabilmente tra i primi 10-12 per «Luccicanza», la stessa del Daniel Torrence di «Shining», il capolavoro di Stephen King cui Stanley Kubrick ha dato la forma visiva di un fi lm. Ora, se avete presente, la luccicanza è un potere innato, una scorta di energia immagazzinata, quella capacità istintiva di cogliere i pensieri di chi urla nella nostra testa. Sarebbe bello sapere chi – in questi anni -ha urlato nella testa del buon vecchio Josip. Certo, durante la partita talvolta va a scatti, come un Motorola di vent’anni fa, ora prende, ora no, però se c’è campo, non hai idea della musica che senti. Sui social in queste ore lo paragonano a Benjamin Button, il personaggio interpretato da Brad Pitt, quello che vive la vita al contrario, nasce vecchio e ringiovanisce, nel decadimento di chi gli è vicino. L’ha detto anche lui: «Più invecchio e più miglioro». Smuove – Ilicic – la stessa tenerezza del giovane-vecchio Benjamin, è una strana creatura diversa dalla maggioranza dei suoi colleghi e per cui vale il monologo fi nale del protagonista: «Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere». L’EVOLUZIONE. E’ arrivato in Italia a 22 anni, lo prende il Palermo dal Maribor dopo una sfi da di Europa League: 2,2 milioni, per un ragazzo pagato – dagli sloveni – 80.000 euro. Doveva finire a Cesena, piaceva ad Allegri, che l’aveva indicato al Milan. Volano nell’incompiutezza i tre anni di Palermo e i quattro di Firenze, gli scivolano addosso. Il suo destino con l’Atalanta comincia uscendo da un casello dell’autostrada che sta procedendo a 120 km./h a Genova. Quel giorno – luglio 2017 – sta andando a fi rmare per la Samporia, poi cambia idea, meglio l’Atalanta, che sborsa alla Fiorentina 5 milioni e mezzo e lo gratifi ca con un contratto di tre anni, più opzione per l’eternità, immaginiamo. Il poker di Valencia è un’impresa epocale, mai nessuno in Champions – almeno in trasferta – c’era riuscito Quattro gol – in casa invece – li hanno segnati Messi e Cristiano, Lewandowski e Van Basten, Sheva e Simone Inzaghi e pochi altri eletti: ora con loro c’è anche Ilicic. E’ il miglior marcatore del 2020 con 14 reti. Cristiano è fermo a 13. Il suo piede sinistro è alabarda e fi oretto, carezze e scudisciate. L’evoluzione che ha avuto negli ultimi anni è qualcosa di straordinario. […]”.