Corriere dello Sport: “Frosinone ci crede, impresa possibile. Il Palermo è ancora battibile e Longo ora lo sa”

“Il Frosinone perde i pezzi, ma non smonta le proprie legittime ambizioni. Prima ancora che nell’assetto in campo, nella testa dove è fissa l’idea – corroborata a caldo dalle parole di Longo «Possiamo giocarcela ed essere promossi in casa con una vittoria») – che la Serie A resta una partita aperta. Anzi apertissima. Nonostante i continui acciacchi che la compagine giallazzurra registra senza mai rassegnarsi al peggio.
SENZA PAGANINI. L’infortunio di Paganini toglie l’ennesima pedina al tecnico piemontese che tuttavia non indietreggia di un millimetro e rimane convinto che battere l’ex Stellone non è una missione impossibile. Certo aver potuto contare su Daniel Ciofani, Ariaudo, Paganini e Brighenti sarebbe stato perfetto per un match che si annuncia spigoloso e complicato anche sul piano emotivo e contro un avversario fortissimo non solo fi sicamente. Ma non è tempo di alibi. Anche con assenze importanti questo gruppo ha occupato le due posizione di vertice più a lungo di qualunque altra antagonista e, dunque, meritando la promozione. Sfuggita incredibilmente quella diretta ancora una volta per un gol di scarto negli scontri diretti con il Parma (lo scorso anno fu promosso il Verona di Pecchia con l’identica modalità), la compagine ciociara ha avuto la forza morale di rialzarsi e di restare in lotta per la A. Ora c’è la possibilità di chiudere il cerchio, prendersi ciò che è stato più volte meritato e rompere anche quel destino che non ha mai favorevolmente accompagnato il cammino di Ciano e compagni. IL DESTINO NON ESISTE. Ma il destino non esiste oppure basta voltargli per una volta le spalle e cancellare questi segni che ripetutamente hanno complicato la vita del Frosinone in questa stagione. Anche l’altra sera al “Barbera” in occasione della palla clamorosamente “ciccata” da Dionisi con Ciano pronto a griff are il gol del 2-0 che avrebbe tramortito i rosanero. Sarebbe bastato anche solo colpirla o sfi orarla quella palla per impedire ai siciliani di ripartire e andare a segnare il pari a pochi minuti dall’intervallo. Per non parlare della sfortunata deviazione di Terranova, prima autorete in assoluto in una finale dei play off per la A!
OCCHI SPIRITATI. Tutti segni avversi, ma basterà avere negli occhi l’identico spirito che le botte e le scorrettezze patite a Palermo hanno fi nito addirittura per amplifi care. Le solite prefiche, per la verità, avevano già pronosticato una disfatta irreparabile al “Barbera” invece non è andata così. Il Frosinone c’è. Lotta ancora più convinto delle proprie possibilità, sospinto dalla consapevolezza che la promozione, mai come ora, non è una chimera irraggiungibile. Lo si è capito proprio in Sicilia. Una gara impostata su una fi sicità esasperata dai rosanero, quasi al limite del regolamento, tollerata da un arbitro che non ha saputo calmierare i bollenti spiriti in campo, soprattutto quelli galvanizzati da Stellone che reincontrava molti dei suoi pupilli con cui aveva vinto il campionato tre anni fa. Lui più di tutti sapeva e sa che allo “Stirpe” non potranno esserci scorciatorie: in A andrà chi lo avrà meritato di più. E il Frosinone c’è!”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.