Corriere dello Sport: “Floriano «Palermo, l’opera è da completare»”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha intervistato Floriano, il quale si è espresso sul Palermo, sulla sua vita privata e sull’emergenza Coronavirus che sta attraversando l’Italia. Ecco alcune parole dell’attaccante rosanero: “«Sto bene, ci alleniamo per ora, l’avversario oggi non è il Savoia ma un momento assai delicato per tutta l’Italia. Si parla di contagi in aumento. Vivo in famiglia, preoccupato per quello che potrebbe succedere. Convinto però che si possa superare l’emergenza, seguendo rigorosamente ogni regola». Dunque: “Io resto a casa!”. «Con Stefania, mia moglie, e Sofia che ha tre anni. I miei genitori abitano a Legnano: ho raccomandato loro di non uscire e di non sottovalutare la situazione anche perché si trovano nella zona più critica e hanno un’età per cui bisogna stare attenti, soprattutto la mamma che è sofferente. Ci sentiamo spesso anche con mio fratello Dario. Sono sereni. Però, ho parlato con tanta gente che ha paura. Paragone con la guerra? Guerra diversa, ma ci sta». Floriano ha anche raccontato quelle che sono le sue giornate in questo periodo di emergenza: “Come passa le giornate? «Casa e stadio finché ce lo permettono. Con mia moglie, facciamo provviste per una settimana. La prima cosa appena sveglio? Il termometro. Un obbligo. Poi via al campo. Con i compagni, possiamo frequentarci solo al lavoro. Si ride, si scherza ma con un atteggiamento prudente specialmente negli spogliatoi. Poi, ognuno a casa. Al rientro, con Stefania, parliamo della giornata, coccole per la bimba, televisione per le notizie, un riposino, un paio di serie tv e studio. Mi sono iscritto all’ultimo anno, on line, per diplomarmi in Amministrazione, finanza e marketing, vedo di affrettare i tempi».
Una circostanza come questa, può cambiare una carriera? «Anche la vita. Bisogna avere senso di responsabilità. Ai nostri nonni hanno chiesto di andare in guerra, a noi di stare sul divano. Non credo sia così terribile. Basta con la disinformazione. Dobbiamo guardarci dentro e non comportarci da egoisti». Annullare la stagione? Trovare una formula per garantire promozioni e retrocessioni? «Non so quale sia la cosa giusta. Vorrei solo che finisse l’emergenza per ricominciare normalmente. In certi casi, il fatto sportivo passa in secondo piano. Il campionato? Vorrei trionfare sul campo per la nostra soddisfazione e quella dei tifosi». Tripletta, momento magico per un goleador. «Palermo mi piace, vorrei arrivare fino in fondo al progetto. E continuare a suon di triplette come l’ultima partita. La prima la segnai dieci anni fa con la Colognese, questa è la seconda, alla mia età non posso aspettare un altro decennio». Da bomber a bomber. Dagli under agli over. Passiamo in rassegna la concorrenza. «Silipo è fortissimo, mi piace molto. Ora deve lavorare su se stesso per restare umile e diventare un calciatore di primo piano. Lo stesso vale per Felici che, però, mi sembra più pronto. Lucca ha tutte le caratteristiche per diventare un attaccante di alto livello. Come per tutti i giovani, è la testa che bisogna allenare».
Ricciardo e Sforzini? «Sono intanto due ragazzi d’oro con il gol nel sangue e con i quali mi trovo bene. Attaccanti veri. Poco da dire. Nel finale, se e quando si giocherà, saranno protagonisti»”.