Corriere dello Sport: “Dawidowicz, tanto Palermo. A giugno pronto il riscatto. In serie A suo valore…”

“Rappresenta l’emblema del calcio moderno ma anche della nuova politica del Palermo: gioca in mezzo al campo ma anche dietro, terzino o difensore centrale, sa chiudere ma ancora meglio impostare, con la palla nei piedi è sempre preciso e sfrutta in maniera intelligente un fi sico aitante (è alto 1,91) seppur dinoccolato. Pawel Dawidowicz è una delle realtà emergenti dei rosanero, una scommessa fin qui ampiamente vinta e che anzi già impone di guardare al futuro. A diff erenza dagli altri due polacchi scovati dal ds Lupo in estate (Murawski e Szyminski), Dawidowicz non è stato acquistato a titolo defi nitivo ma in prestito con diritto di opzione a favore del Palermo. E per quanto fatto sin qui vedere pur in sole 12 presenze, ci sono tutti i margini per non farsi scappare un calciatore che ad inizio stagione onestamente conoscevano solo pochi addetti ai lavori. ADATTAMENTO LAMPO. La prima volta che se l’è trovato davanti, lo stesso Lupo è rimasto perplesso. Per modo di muoversi e volto bonario, Pawel non sembrerebbe uno pronto a buttarsi dentro nei campi bollenti della serie B italiana. Ma le referenze erano tutte positive e la Polonia un serbatoio che negli ultimi anni ha fornito una generazione di calciatori di grandissimo interesse. D’altronde, Pawel l’aveva scelto un club come il Benfi ca, pagandolo una cifra già significativa, 2 mln di euro, per farlo maturare nella squadra B. La crescita del ragazzo si è completata con un altro campionato tosto, la Zweite Liga, la serie B tedesca: 17 gare col Bochum. La vera sorpresa è stata la velocità con cui Dawidowicz si è inserito non solo nei meccanismi di squadra ma anche nel contesto di un calcio solitamente duro e poco comprensibile per chi arriva da fuori. Al contrario, è stata la serie B a piegarsi alle caratteristiche del ragazzo, che non ha avuto paura di proporre le sue giocate, piuttosto atipiche per chi è etichettato come semplice difensore. A Brescia esordì da esterno destro in una difesa a 3 ma quando debuttò da centrocampista al Barbera (con la Pro Vercelli), si presentò con un dribbling rischiosissimo ma perfettamente riuscito.
UOMO OVUNQUE. Tedino ha bisogno di difensori che accompagnino l’azione, così ceduto (e non rimpiazzato) Cionek, il sostituito è stato proprio Pawel, preferito al connazionale Szyminski, terzino più classico e meno elegante. Inutile chiedersi qual è il vero ruolo di Dawidowicz: lui funziona dovunque lo metti e garantisce alla squadra attenzione difensiva ma anche sviluppo lineare e spirito di iniziativa. «Mi fi do dei calciatori polacchi perché mostrano una sensibilità particolare» commenta Lupo. Il Palermo per trattenerlo dovrà sborsare a  giugno un riscatto piuttosto elevato (oltre 3 mln di euro) ma è intenzionato a farlo in caso di approdo in serie A, dove la sua tecnica e la sua duttilità diverrebbero ancora più preziose ed il suo valore potrebbe persino moltiplicarsi. Intanto Pawel ha conquistato tutti anche per la cura dei dettagli. Dopo i match, rivede con attenzione il video della partita per analizzare al meglio la propria prestazione. «Mi serve per crescere» spiega al sito uffi  ciale il ragazzo nato nel nord della Polonia, quasi al confi ne con la Lituania. E promette altri successi: «Per andare in A dobbiamo vincere il più possibile, cominciando sabato col Brescia»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.