Corriere dello Sport: “Dani Alves in un carcere con cella e doccia privata. Quarta versione dei fatti”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Dani Alves finito in carcere.

Dopo tre giorni trascorsi nel centro penitenziario di Brians, a una trentina di chilometri da Barcellona, Dani Alves è stato trasferito nel vicino carcere di Brians 2. La decisione, non troppo abituale, ma neppure inedita, è stata presa dalle autorità giudiziarie catalane per garantire l’intimità e la sicurezza al calciatore ed evitare, al contempo, possibili denunce future, come già accaduto nei casi di altri illustri ospiti delle prigioni iberiche, ritratti nell’intimità da altri condannati. Il terzino brasiliano, in carcere preventivo con l’accusa di violenza sessuale, a differenza dei primi giorni, ora vivrà in una struttura che contempla celle individuali, dotate di doccia.

A quanto pare, l’ex Barça, Juve e Psg sarebbe apparso piuttosto provato, avrebbe mangiato a malapena e avrebbe limitato al minimo sindacale i contatti, accettando d’incontrare solo il suo avvocato, un medico e uno psicologo. Secondo i media iberici, dopo aver fornito ben tre versioni discordanti sulla notte tra il 30 e 31 dicembre, in cui Alves avrebbe aggredito sessualmente la 23enne che lo ha denunciato all’interno di un bagno della discoteca Sutton di Barcellona – inizialmente avrebbe negato di conoscere la ragazza, poi avrebbe riconosciuto di conoscerla, però avrebbe negato il rapporto sessuale, infine avrebbe assicurato che sarebbe stata la giovane a prendere l’iniziativa – ora il brasiliano vorrebbe essere riascoltato una quarta volta, per fornire la sua versione definitiva. Il calciatore, se riconosciuto colpevole, va incontro a una condanna compresa tra i 4 e i 12 anni.