Corriere dello Sport: “Crisi Palermo, l’antidoto è nei leader”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla crisi del Palermo.

L’unica medicina per cambiare un trend divenuto terribilmente negativo (una sola vittoria, a fatica contro il Brescia, nelle ultime 6 gare) è una grande partita contro il Catanzaro. Che darebbe anche una bella spallata alla classifica, trattandosi di uno scontro diretto. Ma bisogna trovare tutte le forze possibili all’interno del gruppo. In questo momento squadra e allenatore non riscuotono nessun tipo di credito, la tifoseria è insoddisfatta, la frattura rischia di allargarsi e può essere sanata solo col riscontro del campo. Che a Terni è mancato, nonostante il pari che in qualche modo fa ripartire la squadra. Meglio lasciare perdere frasi fatte e proclami tipici dei periodi di crisi, la risposta si deve vedere con più corsa, un pressing fatto meglio, senza lasciarsi travolgere dalla frenesia che non dovrebbe far parte di un gruppo costruito per reggere alle tensioni. Così è difficile pensare a un gioco che d’incanto torni (o cominci) a fluire, ma almeno il Palermo deve recuperare quelle che sono state le armi delle prime giornate: determinazione, intelligenza tattica, capacità di soffrire, limitazione al minimo degli errori. Che poi sono anche le cose che il pubblico apprezza di più.

Chi ha tenuto fede al suo ruolo è Fabio Lucioni, arrivato per portare la sua abitudine a vincere e la sua fame di nuovi successi pur a 36 anni suonati. A Terni ha segnato il suo secondo gol stagionale col solito inserimento di testa (è il 4º gol rosanero che arriva da angolo) ed è al suo carisma che Corini si affida. Con un margine di brivido, perché ieri il difensore umbro ha saltato l’allenamento al Barbera a causa di una sindrome influenzale. Non dovrebbe trattarsi di nulla di preoccupante, ma dati i tempi stretti del match (si gioca venerdì sera in anticipo), l’ansia c’è, considerando che manca anche l’altro centrale titolare, Ceccaroni, non recuperabile almeno per altre due giornate, cioè proprio per le sfide con Catanzaro e Parma. Rassicurante invece la condizione di Di Francesco, che ieri ha lavorato in gruppo e dovrebbe avere smaltito l’infortunio muscolare che l’ha fermato dopo Genova. Un rientro che aumenta le opzioni d’attacco, mentre resta ancora out Insigne, bloccato dalla lombalgia.