Corriere dello Sport: “Clamoroso, il Palermo richiama Ballardini. È record mondiale!”

“È un record mondiale. Mai nel calcio professionistico una società di serie A aveva avuto 9 guide tecniche diverse in una stagione. Il Palermo di Zamparini ha colpito ancora. Da Walter Novellino a Davide Ballardini, che ritorna (anche se manca ancora l’ufficialità) dopo le 7 giornate in cui aveva conquistato 7 punti, compresa la vittoria di Verona arrivata dopo la lite col capitano Sorrentino. Ballardini stava già per essere richiamato dopo le dimissioni di Iachini il 9 marzo scorso ed era nuovamente in preallarme dalla settimana scorsa con Zamparini subito perplesso sulla gestione Novellino. Il tracollo con la Lazio ha spinto il presidente a pressare nuovamente l’allenatore ravennate, che almeno ha il vantaggio di conoscere il gruppo. Alla fine accordo trovato, Ballardini, che aveva rescisso in gennaio il precedente contratto, ne ha firmato uno nuovo per queste 6 gare, con opzione per il 2017. Davide, assieme ai suoi collaboratori Regno e Melandri, raggiungerà la squadra stamane a Coccaglio, in provincia di Brescia, dove è stata mandata in ritiro già da ieri sera (tutti convocati, 27 giocatori). Ritiro inevitabile per allontanarsi dall’ambiente “bollente” di Palermo ed essere vicino allo stesso Zamparini che seguirà di persona gli allenamenti. Rischio squalifica. Iachini, poi Ballardini, poi Viviani in attesa di Schelotto, poi Schelotto (senza patentino) in coppia con Bosi e con Tedesco, poi Bosi da solo, poi ancora Iachini, quindi Novellino, oggi ri-Ballardini. Una girandola che diventa più assurda se si pensa che tutto è iniziato un girone fa, con Iachini cacciato dopo la vittoria (!) sul Chievo. In 20 partite, il Palermo ha cambiato 8 volte allenatore, uno ogni 2,5 gare. La squadra gioca in un clima impossibile sia internamente che esternamente, con i tifosi passati dall’attesa di riscossa alla contestazione plateale. Le interruzioni durante la gara con la Lazio, con lancio di fumogeni ed oggetti sul campo, potrebbero costare caro alla squadra già in difficoltà. Nonostante anni di buona condotta, oggi la società rischia se non la squalifica del campo, la chiusura dei settori da cui sono giunti i pericoli (prossima gara interna mercoledì 20 con l’Atalanta). Zamparini intanto ha commentato così la nuova decisione: «Il Palermo è inguardabile, nelle ultime partite ha preso 6 gol e fatto 1 punto. A Novellino voglio bene ma è un po’ attempato – ha detto ai microfoni de La Zanzara – Siamo già con un piede in B, non siamo abituati a combattere come Carpi e Frosinone. Retrocedere non è la fine del mondo, il Verona va giù dignitosamente; l’altra volta ci ho rimesso 30 mln, ora c’è un paracadute importante. Comunque se potessi, mi esonererei anche io da presidente. A fine stagione vendo anche se resto in A, e se non vendo non faccio più il presidente. Dicono che sono impazzito ma non è vero. Sono una vittima di certe situazioni, tre allenatori sono andati via non per colpa mia». E sugli incidenti ha aggiunto: «I tifosi che provocano scontri sono politicizzati, non pensano al Palermo. Spero che chiudano la zona della curva dove ci sono questi esagitati». Dimissioni Tedesco. Novellino ha accolto l’esonero senza polemiche. Se l’aspettava da domenica sera, dopo un paio di eloquenti messaggi del presidente. Zamparini, fra le altre cose, non ha gradito l’inserimento a inizio ripresa di La Gumina, il baby bomber della Primavera, che peraltro si è anche procurato un paio di buone occasioni. Infine, ieri pomeriggio l’ultimo episodio di una stagione senza pace: Giovanni Tedesco, bandiera rosanero chiamata dal presidente per fare da tutor di Schelotto, si è dimesso. Dopo l’arrivo di Novellino era stato di fatto emarginato, una sua candidatura come primo allenatore mai neppure presa in considerazione, non faceva parte dello staff per il ritiro di Coccaglio. «Volevo dare una mano per il bene che provo per il Palermo – ha commentato Tedesco – ma se non sono utile, preferisco andar via. Ho una mia dignità, non resto solo per prendere uno stipendio»”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.