Corriere dello Sport: “City, l’incubo è la grande fuga. Lo sceicco stanzia 35 milioni per l’appello e gli avvocati”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sulla situazione del Manchester City. Il club non è affatto rassegnato a subire la decisione della Uefa, sentendosi nel giusto, vittima di un clamoroso errore giudiziario. Lo sceicco Mansour bin Zayed al-Nahyan, proprietario del club, ha rivelato ai suoi più stretti collaboratori di essere pronto a spendere «35 milioni di euro per avere i 50 migliori avvocati al mondo». «Servissero anche dieci anni per avere giustizia», ha aggiunto uno dei legali del City, Simon Hart. Perché la sentenza rischia non solo di costare una fortuna al club, si calcolano perdite superiori ai 150 milioni di euro all’anno, ma soprattutto di far saltare l’intero progetto sportivo. La conseguenza più temuta dalle parti dell’Etihad stadium è un fuggi-fuggi generale. A cominciare da Guardiola, il cui futuro in Inghilterra appare sempre più incerto. Il contratto scade tra 18 mesi ma una clausola, che il tecnico ha voluto inserire il giorno del rinnovo, gli garantisce la rescissione unilaterale alla fine di ogni anno. A giugno potrebbe liberarsi, e si parla già di Mauricio Pochettino come suo possibile successore. Così i migliori della squadra, come Raheem Sterling. Secondo un noto avvocato esperto di diritto sportivo, John Mehrzad, i giocatori potrebbero fare causa al City per aver infranto i “termini di fiducia e confidenza”. Un modo per liberarsi addirittura gratuitamente: il City vedrebbe dissolversi il capitale sociale come neve al sole.