Corriere dello Sport: “Cina nel calcio europeo, il vento dell’Est ora non soffia più”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’era Suning all’Inter che volge al termine.

Alla mezzanotte di ieri si è conclusa l’era di Suning e di Steven Zhang ed è cominciata quella di Oaktree. Il gruppo di investimenti ha atteso la conclusione della giornata (fuso del Lussemburgo) per avviare, come previsto, la procedura per l’escussione del pacchetto di maggioranza dell’Inter, lasciato in pegno dal gruppo di Nanchino. Non ci sono stati ribaltoni né colpi di scena, e Steven Zhang non è riuscito a trovare una soluzione per evitare il passaggio di proprietà, come avevano ipotizzato alcuni dei suoi collaboratori.

Il passaggio di consegne era già chiaro sabato pomeriggio, quando Zhang ha ammesso di non essere in grado di restituire i 275 milioni di euro prestati da Oaktree nel 2021 e i circa 100 milioni di interessi accumulati. Con la nuova proprietà, è plausibile che oggi possa essere il giorno degli annunci ufficiali, anche se non è ancora certo. Un comunicato è già stato redatto, ma la diffusione dipenderà dal momento più opportuno.

DELEGHE A MAROTTA. Il Consiglio di Amministrazione dell’Inter verrà inevitabilmente azzerato. Nella fase transitoria che porterà all’elezione del nuovo Board e del nuovo presidente, tutte le deleghe verranno assegnate a Giuseppe Marotta. Considerato l’uomo forte del club anche dalla stessa Oaktree, Marotta sarà il punto di riferimento della società fino alla costituzione della nuova governance.

Il calcio cinese, un tempo secondo solo alla Premier League per spese di trasferimenti, ha subito un ridimensionamento notevole. Gli investimenti faraonici voluti dal presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, avevano portato numerosi giocatori di rilievo in Cina e l’acquisizione di club europei come Wolverhampton, Aston Villa, Milan, Atletico Madrid, Inter, Espanyol, Southampton e Parma. Con l’uscita di scena di Zhang, il Dragone perde il suo ultimo grande club in Europa, a meno di dieci anni dall’inizio di questi investimenti.

CHI RESISTE. Attualmente, nei migliori campionati europei, di proprietà cinese rimane soltanto il Wolverhampton, posseduto da Fosun International. In Spagna, il Granada, di proprietà di Link International Sports, è retrocesso in seconda divisione, come l’Espanyol, posseduto da Rastar Group. In Francia, IDG Group ha ceduto le sue quote minoritarie del Lione e, dall’anno prossimo, in Ligue 1 ci sarà il neopromosso Auxerre, guidato dal presidente James Zhou.

Il ridimensionamento del calcio cinese in Europa è notevole rispetto alle iniziali ambizioni. Nel derby del 15 aprile 2017, che passò alla storia come il primo derby del tutto cinese con Zhang da una parte e Yonghong Li dall’altra, si poteva percepire l’ambizione cinese nel calcio europeo. Oggi, questa era si è conclusa per entrambi, seppur con modalità e tempistiche diverse.