Corriere dello Sport: “Catania trema, in arrivo la stangata dal Giudice Sportivo”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Catania in attesa di una stangata dal Giudice Sportivo dopo i fatti in occasione della gara contro il Padova.

Otto persone arrestate e otto ferite. E’ il bilancio – peraltro destinato ad aumentare in termini di arresti – del quarto d’ora di follia vissuto all’Euganeo di Padova fra il primo e il secondo tempo del primo atto della finale di Coppa Italia di categoria disputatasi martedì sera in campo veneto. Già durante gli scontri la Digos di Catania e quella di Padova si erano attivate per il riconoscimento dei responsabili di questi assurdi incidenti che, incredibile a dirsi, hanno una matrice ben precisa: il gemellaggio fra i tifosi patavini e i rivali storici del Palermo, con cori ben precisi provenienti dal settore del tifo veneto che hanno indispettito le canaglie – fra cinquanta e sessanta – presenti nello spazio di tribuna in cui avevano trovato posto circa duemila catanesi. I

FATTI. Una di queste, già identificata, ha deciso di scavalcare la recinzione e di aprire, attraverso un maniglione, la porta da cui il gruppo di teppisti si è diretto verso la tifoseria padovana allo scopo di rubare gli striscioni dei gruppi organizzati (in un caso impresa riuscita). Ne sono nati momenti ad altissima tensione che soltanto per fortuna non hanno fatto contare morti, anche se un vicequestore si trova ricoverato in condizioni critiche per un infarto riportato in quei concitati momenti.

REAZIONI. Ieri si sono espressi sull’accaduto, fra gli altri, la vedova dell’ispettore capo Filippo Raciti, morto durante gli scontri nel derby Catania-Palermo del febbraio 2007, nonché il sindaco di Catania Enrico Trantino – che ha espresso telefonicamente il proprio rincrescimento per l’accaduto al sindaco di Padova, Sergio Giordani – e l’assessore allo Sport, Sergio Parisi. Il primo cittadino etneo, dopo avere manifestato «il disappunto suo e della larghissima maggioranza dei catanesi verso gli inescusabili atti di teppismo e violenza che purtroppo hanno colpito anche le forze dell’ordine in servizio per tutelare l’ordine pubblico”, ha “confermato stima e amicizia nei confronti della città di Padova», sottolineando che «questi atti vanno considerati dei fatti isolati a opera di mascalzoni, estranei ai valori della convivenza civile».

Stupore Padova. Anche rabbia. E rimpianto per quella che poteva essere una partita tesa, combattuta. Forse una sfida di categoria superiore alla C che va stretta a Padova e Catania. Uno spettacolo che non c’è stato. Si è intravisto solo nel primo tempo, soprattutto per merito del Padova, andato al riposo con due reti di vantaggio su una squadra che non è riuscita a contenere i danni. Una partita che non c’è più stata nella ripresa. Anche se il gol di Monaco ha dato un senso alla gara di ritorno. Un secondo atto di un sfida surreale dopo l’invasione di campo nell’intervallo di una trentina di tifosi catanesi. Massimino a rischio squalifica.