Corriere dello Sport: “Bortoluzzi si gioca tutto in due partite. Resta anche in caso di arrivo di Reja? Zamparini…”

“Il Palermo sa da ieri pomeriggio di dover ancora recitare un ruolo importante in questo campionato, diventando arbitro della salvezza nell’ultimo turno della serie A. Quando riceverà al Barbera l’Empoli quasi costretto a vincere per non farsi rimontare dal Crotone appena un punto dietro. Ecco perché è impegnato a non staccare la spina e a confermare anche stasera a Pescara la ritrovata condizione delle ultime settimane. Ormai il risultato non ha più fini pratici, ed anzi questa rimonta quasi imprevista finisce per provocare più rammarico nei tifosi: poteva pensarci prima la squadra a darsi una mossa, e forse questi 180′ finali avrebbero avuto ancora un senso. L’occhio aL futuro. Diego Bortoluzzi non considera affatto inutili le due partite che mancano. Dopo aver fatto risultato in 4 gare su 5 (unica sconfitta, sia pure umiliante, a Roma con la Lazio), vuole chiudere sulla stessa linea, dimostrando serietà e capacità di motivare il gruppo. Finora il suo nome è stato appena sussurrato nelle prospettive future, anche perché la sua esperienza specifica come allenatore in prima è molto limitata. Ma se dovesse chiudere con una media punti notevole, porrebbe la propria candidatura per l’anno prossimo in maniera più credibile. Con una ipotesi che fa capolino: la sua conferma come allenatore di campo ma con la supervisione alle spalle di Edy Reja, che a quasi 72 anni potrebbe valutare di scegliere Palermo, ma con un ruolo diverso ed assieme ad un uomo che conosce e che gode della sua fiducia (si era parlato di una soluzione simile anche quest’anno dopo l’esonero di Lopez). Tutto dipende naturalmente dal famoso “closing” e dagli scenari concreti che si delineeranno. Zamparini continuerà ad incidere e a consigliare Baccaglini anche in caso di cambio di proprietà? Una soluzione che non convince nessuno, soprattutto i tifosi, perché perpetuerebbe un equivoco. Ma se così fosse, la conferma di Bortoluzzi perderebbe punti. Perchè, nonostante sia stato una sua scelta, Zamparini non appare più così convinto delle sue capacità. Ed è nota d’altronde la facilità del patron a cambiare velocemente giudizio. Dunque Bortoluzzi spronerà la squadra a restar concentrata e a fare bella figura stasera e soprattutto domenica quando affronterà l’Empoli. La comitiva rosa è partita ieri pomeriggio dopo una seduta di rifinitura: fra i convocati è riapparso dopo oltre 8 mesi il giovane Giuliano, mentre ha dato forfait per infortunio Vitiello. Il modulo sarà ancora il 3-5-1-1, da valutare se il tecnico darà ancora fiducia al 17enne Ruggiero, soprattutto in una gara dovrà bisognerà opporsi alla corsa delle squadre di Zeman, o rilancerà Jajalo che ha scontato la squalifica. In avanti ancora il duo Diamanti-Nestorovski. Vecchio amico Zeman. Affrontare Zdenek Zeman per il Palermo non è mai banale. Questa terra fa parte della crescita umana e tecnica del boemo che scoprì l’Italia approdando in Sicilia per seguire lo zio Cesto Vycpaleck, leggenda rosanero e poi allenatore della Juventus con cui vinse due scudetti. Zeman di fatto a Palermo ha allenato soltanto la Primavera ma ha sfiorato più volte la promozione sulla panchina principale. Da giovanissimo in due occasioni negli anni ’80, in occasione degli esoneri di Renna e Veneranda, recentemente con Zamparini che lo contattò a più riprese, anche l’anno scorso, ma senza esito. I suoi trascorsi rosa risalgono dunque a oltre 35 anni fa ma c’è ancora chi ricorda bene quelle vicende ed è tuttora suo amico. Come Franco Marchione, storico factotum della società e allora dirigente del settore giovanile: «Sdenko (noi lo chiamavamo così) era sempre senza una lira e ci chiedeva di pagargli le sigarette. Ma vedeva calcio come nessuno. Alla vigilia di una gara col Milan in serie B, la società si era quasi decisa ad affidargli la prima squadra ma nella partita precedente con la Primavera, Zeman fu espulso e squalificato». I dirigenti cambiarono idea e Zdenek non riuscì a coronare mai il sogno di allenare il Palermo”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.