Corriere dello Sport: “Bologna ora chiudi la pratica. Sabato…”

“Per il Bologna ricomincia il campionato di A2. E’ il torneo che si confà alla squadra rossoblù. Il terreno più familiare, il contesto più agevole, l’ambiente più amico. E’ qui che la squadra ha costruito la sua stagione e conquistato i punti-salvezza. E’ questa la tana del Bologna, dove si sta al calduccio, le partite prendono la piega voluta e i rimbalzi del pallone sono quelli giusti. Ogni volta che i rossoblù hanno provato a misurarsi contro squadre di levatura superiore – facciamo le prime otto-nove del campionato – si è visto smontare le certezze, spegnere le illusioni, indicare di nuovo la via della cuccia: torna lì, quello è il posto tuo. GRANDE CON LE PICCOLE. Eccoci, dunque. Date un’occhiata alla tabella a fianco, fotografa in maniera definitiva dove e come il Bologna ha concretizzato il suo campionato. Il tesoretto è tutto lì. In uno spazio minimo. Contro sole quattro squadre e in sole cinque partite. 13 punti, il 38% del computo totale (che però va spalmato nelle restanti 26 partite). Un mini-torneo in cui il Bologna ha tirato fuori il massimo, ha spremuto il limone fino all’ultima goccia ed è stato ripagato degli sforzi. E’ il merito maggiore di questa squadra – parliamo del fatto di non aver sbagliato le partite che bisognava vincere – ma mese dopo mese si è rivelato un limite (per la crescita, per l’autostima, per la coscienza della propria qualità). Ora, in queste ultime sette partite il Bologna ne gioca tre contro avversarie di A2: Palermo, Empoli e Pescara. C’è la possibilità concreta di chiudere definitivamente i conti con la salvezza e di migliorare i 42 punti dell’anno scorso. Sarebbe, nel caso, il primo obiettivo raggiunto. Ecco perché anche i patimenti negli ultimi due turni contro Fiorentina e Roma, due sconfitte, quattro gol subiti, soprattutto la sensazione di una manifesta inferiorità, hanno scalfito di poco la fiducia di una società consapevole – quest’anno – di far parte della batteria di otto-nove squadre che si stanno salvando senza penare, di inerzia, verrebbe da dire. Vincendo sabato a Palermo, la salvezza – mai realisticamente messa in discussione – non sarebbe nemmeno più argomento di discussione. MIGLIORARSI. All’andata contro il Palermo (20 novembre 2016) il Bologna attuò la prima delle uniche due rimonte stagionali (l’altra col Chievo). Il fatto che sabato si giochi in trasferta non preoccupa affatto i rossoblù, tutt’altro. Per dire: in casa il Bologna ha perso più volte che in trasferta (8/7) e tutto sommato il rendimento esterno è positivo (14 punti, frutto di tre vittorie e cinque pareggi). Giocare lontano dal Dall’Ara può aiutare la squadra a ritrovare la leggerezza perduta. Ma più di altro il Bologna ha bisogno di ritrovare la sala da ballo preferita, quel giardinetto dove si alimentano le speranze che danno conferma di una crescita che per ora la squadra sta misurando con avversarie nettamente inferiori, come testimoniato dal +20 che separa i rossoblù dal Pescara ultimo in classifica, dal +19 nei confronti del Palermo e dal +17 che distanzia il Bologna dal Crotone. Insomma: nel campionato di A2 che il Bologna sta disputando – dalla 10ª posizione in giù – la classifica parla di un 4° posto ma tale è la vicinanza con altre squadre (-1 dal Cagliari, -4 dal Chievo) che persino la possibilità di fare meglio è lì, a portata di mano.”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.